Marisa Gallo Cantone Mer Apr 01, 2009 3:46 pm
La relazione educativa è l'insieme dei rapporti che si stabiliscono tra educatore e coloro che li educa all'interno di una struttura.
La differenza tra relazione in generale e relazione educativa è perché il termine relazione è quello che meglio qualifica la comunicazione tra educando ed educatore. La relazione, in generale, può essere definita molto semplice come il legame che unisce due o più persone. Una relazione è strutturata su più piani e comprende variabili comportamentali dipendenti dalla natura di ogni individuo, e variabili affettive, dipendenti dal tipo di rapporto, più o meno intenso, che lega le persone coinvolte in esso.
Una delle caratteristiche principali della relazione educativa – formativa o orientativa - è, infatti, l’intenzionalità che fa dell’atto educativo, di questa relazione nel quale ora, un evento mirato ad obiettivi precisi e non improvvisato. L’intenzionalità fa agire l’educatore con la consapevolezza e la certezza di sapere sempre i motivi per i quali si fa o non si fa una cosa.
IL lavoro dell’educatore,ha per scopo la modificazione di qualche parte di un tutto (in questo contesto, il ragazzo) per ristrutturare questo intero o una qualche sua componente”. La caratteristica di questo lavoro è perciò quella …di porsi, sempre il problema di un cambiamento di strutture nel lungo o breve periodo”. Tale orientamento può con efficacia essere preso in prestito al fine di caratterizzare anche l’operare e l’agire del counselor scolastico. Infatti operare con bambini, con ragazzi o giovani adulti impone sempre la chiara consapevolezza, l’intenzionalità, delle finalità e delle metodiche operative che verranno messe in atto negli interventi relazionali.
La continuità implicita nella relazione si riferisce al legame duraturo e intenso tra due individui, che sussiste anche quando la comunicazione interpersonale non è visibile ma continua ad agire nelle azioni e nelle scelte del singolo. La relazione tra due soggetti, infatti, prevede uno scambio continuo di emozioni nuove da sperimentare e emozioni da rivivere attraverso l’altro . La referenzialità e la pragmaticità riguardano l’esistenza di un contenuto di cui parlare che diventa l’oggetto e l’obiettivo dell’intento educativo.
L’aspetto referenziale si riferisce al fatto che, nella relazione educativa, l’educatore e l’educando, i due soggetti della relazione hanno sempre qualcosa a cui riferirsi. Può essere un problema pratico, un problema personale, oppure può riguardare opinioni, idee, emozioni o sentimenti che si vogliono condividere. Oltre che parlare insieme e riferirsi allo stesso contenuto, l’educatore e il soggetto agiscono in vista di un cambiamento, di una trasformazione nelle biografie personali, di correzioni di tiro oppure di cambiamenti strategici.
La relazione educativa, dunque, costituisce la base di appoggio di qualsiasi intervento, la strategia più efficace per costruire un rapporto significativo e di fiducia senza il quale il lavoro educativo risulterebbe molto più faticoso e problematico, dal momento che ogni maturazione o cambiamento è impossibile in assenza di un coinvolgimento attivo dei soggetti nel processo che li rende attuali e possibili.