Pedagogia della disabilità Briganti

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Pedagogia della disabilità Briganti

Forum didattico del corso di Pedagogia della disabilità, Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione, Suor Orsola Benincasa di Napoli, organizzato da Floriana Briganti


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    lezione del 26 marzo: le parole DISABILE/DIVERSO

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    Messaggio  simona.asciolla Ven Mar 27, 2009 12:05 pm

    DISABILE: considerando l'etimologia del termine dis - abile, notiamo che si vuole indicare una "non abilità" !!! Si tende quindi a dare una concezione negativa della persona nel senso che si considera cosa la persona NON ha piuttosto che considerare cosa HA.
    NON ABILTà, quindi! Bè, cè qualcuno di noi che "è" abile a fare tutto? Siamo normodotati perchè? Perchè la non abilità che abbiamo non è così evidente come lo è per un disabile?
    Più corretto è quindi parlare di DIVERSAMENTE ABILE, risaltando le potenzialità che la persona possiede. In questo caso ci possiamo definire tutti diversamente abili perchè ognuno di noi ha delle abilità più sviluppate di altre, ed è proprio su quelle che bisogna lavorare, per tirare fuori il meglio della persona.

    DIVERSO: riferendomi al discorso appena fatto dico che personalmente considero la parola diverso non in senso negativo. Nel senso che per me diverso indica la diversità che ha "OGNUNO" di noi nel possedere un "abilità rispetto ad un altra"!!! Ciò mette anche in risalto "L' UNICITà" della persona stessa.
    Quindi, diverso - abilità - unicità!


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    Messaggio  maria cristina miele Ven Mar 27, 2009 12:50 pm

    Non ho mai condiviso una esperienza con persone disabili,perchè non ne ho avuto mai l occasione.
    Devo ammettere,però, che in molti casi,vedendo persone con grandi disabilità, ho provato molta soggezione,impotenza e tante altre sensazioni che certamente non rappresentano l atteggiamento giusto da assumere.
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    maria cristina miele


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    Messaggio  maria cristina miele Ven Mar 27, 2009 12:54 pm

    DISABILE:persona che non ha la possibiltà di usufruire di tutte le abiltà di cui dovrebbero essre dotato lessere umano.

    DIVERSO:persona che appare diverso dalla massa perchè presenta caratteristiche,di qualsiasi genere,che lo rendono,in qwualche modo,particolare.
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    Messaggio  maria di fiore Ven Mar 27, 2009 1:18 pm

    DISABILE: E' una persona che presenta un handicap fisico, psichico, intellettuale, affettivo, relazionale dalla nascita o acquisito che non gli consente di svolgere funzioni normali, se non mediante la biotecnologia

    DIVERSO: E colui che non rispecchia i nostri canoni e che quindi etichettiamo come diverso. Però la diversità è anche unicità e quindi, in alcuni casi, va valorizzata.
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    lezione del 26 marzo: le parole DISABILE/DIVERSO - Pagina 3 Empty disabili-diverso

    Messaggio  veronica lanzillo Ven Mar 27, 2009 5:03 pm

    Secondo me il DISABILE è colui che non è abile in tutto;
    Il DIVERSO è colui che è differente da un altro per le sue condizioni fisiche,motorie,psicologiche
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    Messaggio  Menna Mariateresa Ven Mar 27, 2009 6:33 pm

    Da Menna Mariateresa
    La Disabilità è intesa come:qualsiesi limitazioe o perdita della capacità di compiere un'attività nel modo o nell'ampiezza considerati normali per un essere umano.
    La Diversità è intesa come:diversità di un soggetto da un altro,ttti al mondo siamo diversi!
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    Messaggio  michela pugliese Ven Mar 27, 2009 8:04 pm

    Tutti noi abbiamo un pensiero un pò errato su cos'è la disabilità.
    Io per prima, pensavo che il disabile è colui che non ha, non sa, non può, tendevo (come cita Murdaca nel suo libro)a definire il disabile per sottrazione. Poi seguendo questo corso ho capito che il disabile è una persona che per una o più menomazioni psichiche e/o fisiche non è ABILE a fare una determinata azione.
    Per quanto riguarda il diverso, io penso chè è una persona che per cultura, per religione, per modo di essere, è lontano dai nostri canoni di normalità, una normalità che la massa ha fatto nascere. Ma poi mi faccio una domanda: chi dice che è questa la normalità?

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    Messaggio  Maria Angela Maisto Ven Mar 27, 2009 8:23 pm

    Secodo me è da considerare disabile colui il quale è limitato nello svolgimento di un'azione, e come disse una ragazza in classe possiamo ritenerci un pò tutti disabili, perchè in qualche occasione riccorriamo a dei supporti fondamentali nel raggiungimento di un obiettivo da noi prefissato.
    Rigaurdante il termine diversità, secondo me è da ritenere diversa la persona che si rapporta alla società in modo del tutto singolare. In altre parole si può essere diversi per cultura, costumi, religioni, ma soprattutto per modi di pensare e di agire.
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    Messaggio  vanna Ven Mar 27, 2009 9:40 pm


    IL DISABILE:è colui ke in seguito ad una o più menomazioni ha una capacità ridotta di interagire con l'ambiente e per questo è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane.

    IL DIVERSO:è colui che si sente tale;chi non riesce ad rientrare nella norma perchè è incapace di comportarsi e di vivere come gli altri,o perchè crede in altri valori di vita.
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    Messaggio  scala.stefania Ven Mar 27, 2009 10:05 pm

    Secondo me il disabile è colui che ha una carenza delle capacità di compiere un'attività di base considerate normali per un essere umano.Mentre il diverso è colui che distanzia da uno standard imposto dagli attuali usi e costumi della società odierna.Molto spesso il disabile viene visto come persona da compiatire e si compie il grave errore di non metterlo sul nostro stesso piano,e tale comportamento non fa altro che aumentare aulteriormente il loro stato di emarginazione solciale.A mio avviso è errato etichettare come diversa una persona che non è uniformata alla "massa" perchè in fondo tutti noi abbiamo dei comportamenti che ci contadistinguono. Terminerei citando la frase di PAOLO COELO (che condivido in pieno):"mantenetevi folli e comportatevi come persone normali.
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    Messaggio  lellakikka Ven Mar 27, 2009 10:13 pm

    Disabile: Qualcuno affetto da uno o più handicap (non necessariamente fisici)
    Diverso: Non uguale! Qualcuno/qualcosa che non ha le stesse caratteristiche rispetto agli altri

    Un'immagine in particolare mi ha colpita, ma sono troppo negata e non son riuscita ad inserirla qui x mostrarvela. Parlo di quell'immagine in cui vedavamo un uomo in carrozzella e la sua ombra lo proiettava in piedi...
    Quella immagine secondo me sta a significare che, anche se noi vediamo quella persona costretta su una sedia a rotelle, dovremmo soffermarci un po di più, perché dentro a quella persona disabile c'è un uomo, un essere umano che prova gli stessi sentimenti che possiamo provare noi normodotati!


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    Messaggio  valefra Ven Mar 27, 2009 10:21 pm

    DISABILE:è una personacon una malformazione fisica o psichica che ha capacità differenti rispetti rispetto ad un normodotato ma che comunque può svolgere determinate azioni soprattutto grazie ai grandi passi avanti fatti dalla scienza e dalla tecnologia...

    DIVERSO:secondo me il diverso viene etichettato così dai pregiudizi degli altri perchè forse non sempre segue i cosiddetti "luoghi comuni" ed è per questo molto spesso emarginato...

    per quanto riguarda il disabile mi fa piacere il fatto che anche loro stanno riuscendo pian piano a diventare autonomi grazie alle tecnologie...

    ...però per quanto riguarda il diverso mi fa molto male constatare che nella nostra epoca vi siano ancora certe discriminazioni che sono veramente orribili soprattutto quelle a carattere razzista...spero e soprattutto mi auguro che le cose possano migliorare...questo è già successo rispetto ai secoli passati,è vero,ma purtroppo non ancora del tutto...!!!
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    Messaggio  concetta lettera Ven Mar 27, 2009 10:44 pm

    Disabile:colui che ha difficoltà ad affrontare la vita in maniera normale a causa di deficit a cui è stato condannato alla nascita o che ha acquisito nel tempo,e lo costringono a nn avere in pieno una propria autonomia.
    Diverso:coluiche si distacca dalla norma,non segue la massa e vive la vita senza pensare al pregiudizio degli altri che lo vedono lontano dal proprio modo di essere che è da loro considerato standard.
    Per quanto riguarda l'esperienza personale vi posso parlare di mia cugina Angela che è una ragazza down.E' una ragazza intelliggentissima a volte ci stupiamo di quanto lo sia,se non fosse x i tratti fisici del viso nessuno si accorgerebbe del suo handicap.Purtroppo Angela nn potrà mai condurre una vita normale avrà sempre bisogno di aiuto ma la natura fortunatamente le ha regalato una grande dote :l'allegria.Lei infatti è sempre solare,divertente naturalmente come tutti ha anche lei i suoi momenti no dove ti risponde a tono,ma infondo ne sono rarissimi.Molto spesso si rifugia nella sua camera dove le piace stare sola e li comincia a cantare,anche se nn riesce a scandire bene le parole,balla si inventa lei dei passi e poi gioca anche a fare la mammma perchè in lei è profondo l'istinto materno.Mia zia dice che in casa ha un angelo,e vi posso assicurare che è proprio cosi,è buona con tutti specialmente con i bambini più piccoli.Si è vero non riuscirà mai a gestirsi la propria vita da sola ma ha una intelligenza,una forza,una voglia di fare che è comune a pochi!
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    Messaggio  marianna massimo Sab Mar 28, 2009 1:08 am

    Il disabile e' colui che non e' abile e non e' capace di fare quacosa,e che pone difficolta' rispetto alcune funzioni ed attivita'di vita,mentre il diverso e colui che proviene da un'altro paese e che non ha paura dei giudizi degli altri.
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    Messaggio  carmela costantino Sab Mar 28, 2009 1:28 am

    Il DISABILE non è inabile, ma solamente meno o diversamente abile.

    Il tema del diverso per cultura, religione, razza, provenienza…..suscita da sempre sentimenti contrastanti, di curiosità, di rifiuto, di paura, di mistero, di oscuro e affascinante. In una società che si spinge verso la globalizzazione e l'integrazione, sempre più frequenti sono le occasioni in cui avvengono questi incontri. Ma chi è il diverso? E come si diventa diversi? ecco alcuni esempi:

    1)Quando il diverso è l'handicappato.

    Contrastante è l'atteggiamento delle persone. A scuola spesso un portatore di handicap ci fa sentire buoni, generosi, umani. Ma quando siamo a scuola o sul lavoro e il portatore di handicap ci costringe a farci carico di problemi o ci rallenta il lavoro, già l'immagine cambia. Basti citare poi le barriere architettoniche, cui solitamente non si fa caso, ma che diventano insuperabili anche solo con una gamba rotta, e che sono ben lontane da una cultura di integrazione.

    2)Quando il diverso è il genio.

    Questo non è razzismo. Difficilmente viene compreso. Spesso viene considerato menefreghista perché si annoia, o snob di fronte alle lentezze degli altri, per cui suscita subito invidie, gelosie, rabbie, fino a isolarlo ed eliminarlo nella sua pericolosità che fa sentire gli altri inferiori. Spesso è più grave essere geni che essere handicappati. Dei geni, infatti, raramente ci si occupa. Spesso si finisce per non vedere il loro dramma di un'intelligenza che cresce più velocemente delle "emozioni", lasciando sensazioni di disagio e di lacerazione di non facile superamento e comprensione.
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    Messaggio  Pasqualina Del Prete Sab Mar 28, 2009 1:31 am

    LA MIA PRIMA IMPRRESSIONE PENSANDO ALLE PAROLE DISABILE E DIVESO:
    DISABILE=UNA PERSONA NON ABILE NELLO SVOLGERE AZIONI KE PER LE PERSONE "NORMALI" POSSONO ESSERE SEMPLICI.
    DIVERSO= UNA PERSONA CHE VOLGE AZIONI O AFFRONTA SITUAZIONI IN MODO DIVERSO RISPETTO ALLE PERSONI RITENUTE NORMALI.
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    lezione del 26 marzo: le parole DISABILE/DIVERSO - Pagina 3 Empty poesia

    Messaggio  simona.asciolla Sab Mar 28, 2009 1:54 am

    Chiamatemi per nome

    Non voglio più essere conosciuta

    per ciò che non ho

    ma per quello che sono:

    una persona come tante altre.

    Chiamatemi per nome.

    Anch’io ho un volto, un sorriso, un pianto,

    una gioia da condividere.

    Anch’io ho pensieri, fantasia, voglia di volare.

    Chiamatemi per nome.

    Non più:

    portatrice di handicap, disabile,

    non vedente, non udente, cerebrolesa, tetraplegica.

    Forse usate chiamare gli altri:

    “portatore di occhi castani” oppure “inabile a cantare”?

    o ancora: “miope” oppure “presbite”?

    Per favore abbiate il coraggio della novità.

    Abbiate occhi nuovi per scoprire che,

    prima di tutto,

    io “sono”.

    Chiamatemi per nome. cheers
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    Messaggio  carmen lemma Sab Mar 28, 2009 1:58 am

    DISABILITA'=condizione di chi in seguito ad una o piu' memomazioni (fisiche o psichiche)possiede delle capacita' ridotte d'interazione con l'ambiente,pertato e' meno autonomo e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.

    Il mio primo incontro con la DISABILITA' l'ho avuto quando ero molto piccola durante il mio primo viaggio a Lourdes insieme ai miei genitori.Avevo solo 4 anni ed e' stata la prima volta che ho visto tante persone in carrozzella o in barrella riunite nello stesso posto.Quelle immmagini mi sono rimaste impresse nella mente...

    Crescendo,mi sono resa conto che spesso la presenza di una disabilita'viene vissuta come totalizzante,fino ad oscurare la percezione della persona e dell'individuo. Il diversamente abile e' una persona dotata di una propria intenzionalita',di propri desideri,di emotivita',di un bisogno vitale di esprimersi a qualsiasi livello a seconda della sue potenzialita' e risorse e pertanto non deve essere trattato come"un eterno infante" o come un "DIVERSO".La sua diversa abilita' non deve dare luogo a quei pregiudizi che condizionano anche il nostro modo di entrare in relazione con l'altro.
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    lezione del 26 marzo: le parole DISABILE/DIVERSO - Pagina 3 Empty chi è il disabile???

    Messaggio  simona.asciolla Sab Mar 28, 2009 2:15 am

    E' DISABILE COLUI CHE POSSIEDE IL DONO DI "DISABILITARE" I NOSTRI PENSIERI E FARCI ENTRARE NELL'ESPERIENZA VERA DELLA VITA DOVE OGNI ESSERE E' UN DONO SPECIALE.

    Frase che trovò una mia amica e che vi ripropongo,in quanto per me significativa!!!

    Disabilitare i nostri pensieri...e quindi..."decostruire" un pensiero...per poi analizzarlo...e rendersi conto che non esiste una distinzione tra normale e diverso, tra normodotato e diversamente abile, perchè ognuno è un dono speciale ed ognuno è unico per le proprie potenzialità!!! Very Happy


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    Messaggio  carmen lemma Sab Mar 28, 2009 2:16 am

    DIVERSITA'=e' la condizione di chi presenta particolari caratteristiche, peculiarita', che lo rendono dissimile rispetto all'omologazione del gruppo socioculturale di appartenenza.
    Spesso la presenza del "diverso" genera conflitti perche' la diversita' viene vista in chiave negativa come una minaccia alla propria identita'...la presenza del diverso ,spesso, genera ansia,sospetto ,paura.
    Secondo me,la diversita' intesa come "differenza" deve essere percepita come un valore,una risorsa, un diritto e non come un limite alla comunicazione che ,a volte,crea scontro e quasi sempre discriminazione.
    In tale ottica,secondo me, riveste un ruolo decisivo l'educazione che deve volgere alla scoperta e all'affermazione della propria identita' e contemporaneamente alla valorizzazione delle differenze.
    Ognuno di noi e' un essere unico e irripetibile e va rispettato nella sua dignita' di persona.
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    Messaggio  carmen lemma Sab Mar 28, 2009 2:55 am

    "La DIVERSITA' e' alla base della vita dell'individuo,l'uguaglianza della DIGNITA' di tutti la rende degna di esssere vissuta"
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    Messaggio  simona.asciolla Sab Mar 28, 2009 3:01 am

    Stiamo parlando di disabile e di diverso che generalmente vengono utilizzati per identificare qualcosa che si contrappone al normale...

    MA COSA è LA NORMALITà Question SECONDO VOI ESISTE Question CHI DEFINERESTE NORMALE Question


    Per me la normalità è una congettura,un affermazione che deriva dall'intuito, ma non è dimostrata. Chi è normale? Chi stabilisce i canoni di normalità? e se c'è qualcuno che li stabilisce, su che base lo fa? considerando cosa?
    Considerando cosa un normodotato sa fare e cosa il disabile no? Ma se stiamo dicendo di non porre l'attenzione su quella che murdaca definisce "sottrazzione", ma di focalizzarla invece su ciò che la persona è in grado di fare (proprio perchè stiamo vedendo come nessuno è abile a fare tutto, ma ognuno di noi ha delle attitudini particolari), come facciamo a stabilire cosa è normale e chi può esser definito tale?
    Sulla base di queste mie perplessità e sulla base di ciò che ho detto circa il disabile e il diverso, dico che per me la normalità non esiste. Perchè non esiste chi è normale e chi non lo è, ma esistono PERSONE che hanno stessi diritti e che devono avere stesse opportunità per valorizzare le loro potenzialità...

    Voi che pensate?
    Mi farebbe piacere un confronto...che è importante perchè ci aiuta a riflettere e ad aprire i nostri orizzonti Wink

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    lezione del 26 marzo: le parole DISABILE/DIVERSO - Pagina 3 Empty Re: lezione del 26 marzo: le parole DISABILE/DIVERSO

    Messaggio  Margherita Fioretto Sab Mar 28, 2009 12:50 pm

    DISABILE: persona che non ha determinate potenzialità.
    DIVERSO : persona che che si differenzia da un modello standard.
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    lezione del 26 marzo: le parole DISABILE/DIVERSO - Pagina 3 Empty il diverso e il disabile

    Messaggio  mena mazzei Sab Mar 28, 2009 1:18 pm

    Di primo acchito, dopo aver visto anche il video in aula, mi è venuto da pensare al DISABILE come una persona che nn ha una o più abilità fisica o motoria, ma poi rivalutando anche insieme ad alri amici ho pensato al disabile come una perona, con abilità diverse rispetto ad un normodotato.
    Per quanto riguarda il DIVERSO, la situazione è un pò più vaga poichè la diversità spesso è data rispetto ad una normalità anch'essa vaga e astratta,mi spiego, leggendo qualche libro e in particolare OUTSIDERS di Beker, mi è sembrato di capire che non esiste una normalità in sè nè una devianza o una diversità in sè, si è diversi rispetto a qualcosa ma tutto ciò è dato comunque dal pregiudizio, cioè possiamo gidicare una persona diversa sul fatto che si veste in modo differenziato rispetto ad una categoria ma lui a sua volta può giudicare l'intera categoria diversa ed appunto per questo riformulo il mio pensiero dicendo che, non esiste una diversità se non data solo dal pregiudizio poichè non esiste neanche una normalità.
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    lezione del 26 marzo: le parole DISABILE/DIVERSO - Pagina 3 Empty Re: lezione del 26 marzo: le parole DISABILE/DIVERSO

    Messaggio  teresadagostino Sab Mar 28, 2009 2:07 pm

    il disabile è colui che non è abile nel fare qualcosa,egli puo avere un defit fisico,sensoriale e motorio oppure un defit intellettivo.il primo caso si riferisce a persone che sono costrette a stare su una sedia a rotelle oppure a ciechi,sordomuti.il secondo caso si riferisce a persone che non sono in grado di intendere e di volere.il diverso invece è colui che non rispecchia i canoni dell'uomo medio.ma la diversità secondo me non è un concetto assoluto essa è sempre relativa ad un contesto culture e all'opinione delle persone che si trovano a giudicare.

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