Partiamo con Pistorius egli è un atleta è come tale deve essere trattato, non si può dire che egli sia "diverso" usa semplicemente mezzi diversi, per fini uguali, ma è importante dire che egli usa ugual impegno, non dimentichiamo che non è possibile che egli non senta la fatica!!! ricorddimoci che ha la parte superiore delle gambe e quindi attraversso le cosce sente ugualmente la fatica di un atleta normodotato, per me è allucinante che un medico, ovvero una persona che ha votato la sua vita ad aiutare gli altri, possa dire che egli abbia uno sforzo minore del 30% rispetto ai normodotati...Non era la scienza e la medicina che dovevano infrangere queste barriere normodotati disabili???
Nel 2009 la nostra società è immersa nella tecnologia, fibre ottiche, elettrodomestici intelligenti che si comandano a distanza, viaggi di piacere nello spazio, ma in questo mondo “iper-tecnologico” non ci rendiamo conto che molte persone che soffrono di ridotte capacità motorie, visive o uditive si trovano, purtroppo, ad essere ancora discriminate poichè nelle nostre città sono ancora presenti tante barriere architettoniche, malgrado le Leggi ne impongono l’eliminazione.
La normativa della Legge 104/92, nello specifico, punisce con ammenda e sospensione dagli albi professionali i progettisti, direttori dei lavori, responsabili tecnici e collaudatori che non si attengono alle direttive sulle barriere architettoniche.
In seguito alla Legge 104/92, tutte le successive norme in materia hanno sancito espressamente che gli edifici pubblici e privati, di nuova costruzione, così come gli edifici pubblici e privati in fase di ristrutturazione, devono essere realizzati in conformità agli standard previsti dalle normative vigenti.
Detto ciò è impensabile che una metropolitana ne possa essere sprovvista! o provista in modo non funzionante!
Le Leggi devono essere rispettate, non devono servire solo a riempire pagine di libri, manuali di diritto e codici.
L’eliminazione delle Barriere Architettoniche è un diritto del cittadino disabile sancito dalla Costituzione.
L’essere umano in tutti i suoi aspetti deve essere visto come il fulcro della società del futuro, e la società non deve avvicinarsi a seconda delle abilità dell'individuo, ma indifferentemente dalle sue capacità motorie!!!!! Non si può giudicare chi non si conosce totalmente!
Un disabile è semplicemente colui il quale per un qual si voglia motivo ha una menomazione fisica o mentale che lo rende "inabile" a determinati atteggiamenti gesti o movimenti, diverso ed orribile è etichettare un individuo come diverso, egli viene considerato tale da terzi, lontano dagli standard di persone convinte di essere loro i "giusti", egli è un soggetto che viene emarginato da chi ha "paura" di questa diversità...é un qualcosa che giudichiamo noi, no che è insita nella persona...
Ho visto ragazzi disabili essere trattati da diversi...ma essi non sono tali...è chi li giudica che è il più diverso tra i diversi....Ho trovato questa breve poesia e penso che queste poche parole riassumano il concetto di un mondo di parole non dette.
Ascolta sono un disabile
"Ascolta sono un disabile,
non sono buono e non sono cattivo,
sono come tutti gli altri.
Disabile, Normale, non importa ...
Non ti piaccio ? Non mi conosci.
Ti spavento? Bè sono solo un disabile, non una malattia.
Sono io"
preso spunto da x-men ultimate n°21 pag.19.
Mi hanno colpito molto poi le immagini presenti nel sito, è come se noi stessi imponessimo mentalmente noi delle barriere a loro...perchè rendiamocene conto quando vediamo queste immagini rimaniamo tutti noi sorpresi dal vedere quello che realmente possono fare....è una bella emozione quella che si avverte quando si comprende che non è la nostra l'unica felicità possibile....
Parlando poi del video che ci mostra l’avanzare delle nuove tecnologie per i disabili, posso dire che questo è la dimostrazione di come si possano accorciare le distanze tra il mondo dei disabili e quello dei normodotati, è inoltre la dimostrazione di come la tecnologia se aiutata dall'uomo, ovvero una mente che elabori nuove soluzioni e che ne crei di reali e tangibili, possa avvicinare il disabile ad essa ed aiutarlo nella funzionalità del suo quotidiano.
Occorre riflettere sulle esigenze che hanno queste persone "inabili" verso alcuni aspetti della vita, bisogna pensare a come rendere questi ostacoli meno marcati e definiti, fare in modo che il disabile nn risenta di questa delimitazione del suo essere, ed in questa era iper-tecnologica è stato un gran passo avanti quello dell'ideazione del softweare in questo video citato, che con il comando vocale aiuta ed avvicina il disabile a questa cyber-era, occorre inoltre dire che vi sono stati ulteriori aiuti teconologici in questo settore per altri tipi di disabilità, come la tastiera brail per i non vedenti e la transazione audio-video per i non udenti.
Posso concludere questo pensiero dicendo che se la tecnologia và avanti ed aiuta il disabile porgendogli la sua cyber-mano, dovrebbe essere la comunità "organica" a porgere con più forza e vigore, il proprio cuore verso questa causa.
Inoltre avete posto alla nostra attenzione il valore della relazione educativa, essa è per me un complesso legame che si forma fra docente e discente, un legame che "crea" il reale apprendimento, una profonda interconnessione che porta alla fusione delle conoscenze, è un prendere e dare in sincronia, ovvero è la dimensione dell'apprendimento "PERFETTA".
Detto ciò non potrei mai dire come sarei nei panni di educatrice, poichè non è questo quello che voglio nella mia vita, non aspiro a diventare tale, ma proseguo questi studi per entrare ad una determinata specialistica.
Vorrei però aggiungere che nella mia vita ho trovato la dimensione perfetta di educazione, ovvero ho incontrato lungo la mia strada un insegnante che ha saputo instaurare una relazione così forte e potente con me e gli altri discenti, da farci imparare ad amare l'apprendere...da ciò mi rendo conto che alla base della relazione educativa ci deve essere l'amore per ciò che si fà, ci vuole amore per insegnare, e amore per apprendere
Su questo argomento, per farvi capire cosa significa per me, vorrei lasciarvi due righe, una poesia che scrissi proprio per quell'insegnante che mi ha "insegnato ad imparare".
"NON SONO SOLA:
Non sono sola
Nei tuoi occhi vedo il mio futuro,
nelle tue piccole, grandi mani
vedo il mio percorso
il mio domani…
Non sono sola
grazie a te,
Ho ho voglia di credere
di sperare, di sognare…
di lasciarmi andare…
di crescere e cominciare….
Non sono sola
il tuo sguardo mi accompagna
se ci sei tu ci sono io
e grazie a te,
il futuro che si apre
ha il nome mio.
Nel Forum io stessa ho poi aggiunto un argomento trattato dalle IENE, ovvero la vendita di falsi permessi per disabili, null’altro che la prova di un vero e proprio commercio della dignità...come può un medico dopo aver fatto una cosa del genere ritenersi ancora tale???
Io penso che il medico quale figura dedita alla società dovrebbe pensare solo ai beni di quest'ultima e non ai propri materiali!!!
non c'è che dire rimango sempre più allibita....
Ammiro coloro i quali subiscono questi loro Handicap con il sorriso,la forza di questa persone và oltre l'ordinario..sono persone speciali Simona Atsori è una persona speciaale che ha superato i suoi limiti con l'amore per la danza...questo le ha dato la forza di reaggire...altri come lei sono persone che vogliono vivere e vogliono essere e fare ciò che sono e fanno i normodotati..
ed io aggiungo una cosa...in questo sono migliori...poichè loro anche in gesti che noi consideriamo normali e che facciamo senza pensare..mettono un amore che và al di là della nostra cognizione...è meraviglioso vedere l'approccio di questi ragazzi alla vita...la voglia di vivere che hanno..la voglia di essere come gli altri...ma con la loro unicità...
Secondo me sono le persone più belle che esistano...hanno una profondità che chi non l'ha non riesce a comprendere...sanno capire molto più di quello che i luoghi comuni dicono...hanno una sensibilità che non potremmo mai caapire....
Per quanto riguarda l'aborto in caso si riscontri un handicap nel feto...bè purtoppo non posso dire molto...non si possono giudicare questi genitori...ci vuole una grande forza per affrontare questo percorso di vita, e a volte le persone non riescono ad avere abbastanza amore da donare agli altri...ai propri figli per la vita...non è un accusa..è semplicemente la verità.