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****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
teresadagostino- Messaggi : 20
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- Messaggio n°51
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
la relazione educativa è quel legame che si viene a creare tra docente e discente durante il processo educativo,una relazione che secondo me deve basarsi sul dialogo,sull'ascolto e sul reciproco rispetto,essa però non riguarda solo l'ambito scolastico ma anche quello extrascolastico in rapporto con i genitori,gli amici,il gruppo dei pari ecc...Come futura educatrice,mi vedo una persona molto disponibile con i miei alunni,cercherei in primo luogo di meritare il rispetto di cui dovrebbe godere un insegnante e poi cercherei di capire le loro esigenze,bisogni ed aspettative,ma per ottenere ciò,la relazione educativa dovrà basarsi sul dialogo e sull'empatia,ma la cosa più importante e che ci sia un insegnamento,un arricchimento da entrambe le parti.
caliendodomenica- Messaggi : 33
Data di iscrizione : 22.03.09
- Messaggio n°52
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
Riflettere su quella che è la relazione educativa mi appare un compito abbastanza difficile.E'difficile non tanto spiegare cos'è una relazione educativa,è quello che c'è in essa,o meglio,dovrebbe esserci,che è difficile da spiegare.E'semplice spiegare la relazione educativa come una sorta di legame tra due o più persone(insegnanti e alunni,genitori e figli...)che porti alla crescita e alla formazione del soggetto o dei soggetti.Quelli che non sono semplici da spiegare sono gli stati d'animo,i sentimenti,i modi di essere,le emozioni che stanno alla base di una relazione educativa.Io penso che sia fondamentale,anche se detto cosi' potrà sembrare retorico,che alla base di qualsiasi relazione(in special modo educativa) vi debba essere AMORE.L'amore per quello che si fa e per coloro a cui si fa.Io penso che se in prima fila mettiamo l'amore,tutto il resto verrà da sè.Verrà da sè il rispetto,la fiducia,la complicità,la voglia di crescere e di imparare,il buon senso,la consapevolezza di ciò che si fa,il dialogo.....cardini di una buona e sana relazione educativa.Bisogna coltivare con passione,e ancora,con amore il terreno per poi sperare i buoni frutti.Io non mi immagino ancora nei panni di educatrice,però penso che in qualsiasi cosa, che viene fatta con grande passione l'approdo a quel grande sentimento che è l'amore,e che può fare miracoli,viene da sè.
Cira89- Messaggi : 12
Data di iscrizione : 20.03.09
- Messaggio n°53
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
La relazione educativa costituisce l'oggetto della pedagogia, si realizza in molteplici luoghi istituzionali, è l'insieme dei rapporti sociali che si stabiliscono tra l'educatore e l'educando.
L'educatore e l'educando hanno ruoli e obiettivi differenti, il primo deve educare, insegnare, condurre verso cambiamenti volti al raggiungimento di un maggior benessere; il secondo ha l'obiettivo di apprendere e sperimentare situazioni nuove.
Cira Giorno
L'educatore e l'educando hanno ruoli e obiettivi differenti, il primo deve educare, insegnare, condurre verso cambiamenti volti al raggiungimento di un maggior benessere; il secondo ha l'obiettivo di apprendere e sperimentare situazioni nuove.
Cira Giorno
serena sorrentino- Messaggi : 10
Data di iscrizione : 24.03.09
- Messaggio n°54
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
RELAZIONE EDUCATIVA
Quando si parla di relazione educativa entriamo, a mio avviso, nella grande sfera dell’educazione personalizzata.
Ritengo che non può costruirsi una relazione educativa senza che ci sia una conoscenza tra due parti, pur senza entrare nello specifico nel campo scolastico.
L’educazione personalizzata con la quale si instaura una relazione educativa, può avvenire nel momento in cui una delle due parti si pone come stimolo e guida di un processo riflessivo, mentre la seconda parte acquisisce da quella riflessione un criterio personale dal quale sarà capace di capire e valutare la realtà.
Credo che il miglior esempio di relazione educativa sia quello che troviamo nel rapporto tra Emilio e il suo precettore nell’ opera di Rosseau.
La relazione educativa e’il gesto dell’educatore di accompagnare l’educando camminando insieme l’uno affianco all’altro tenendosi per mano. L’educatore riconosce gli errori e gli sbagli, suoi e dell’educando perché attraverso questo avviene l’apprendimento.
Nello stesso tempo l’educatore veglia su di lui, affinché si senta protetto e curato da un corpo che può solo dargli calore.
Alessandro Pultrone
Madre con bambino, 1993
Olio su tela
Collezione privata.
Quando si parla di relazione educativa entriamo, a mio avviso, nella grande sfera dell’educazione personalizzata.
Ritengo che non può costruirsi una relazione educativa senza che ci sia una conoscenza tra due parti, pur senza entrare nello specifico nel campo scolastico.
L’educazione personalizzata con la quale si instaura una relazione educativa, può avvenire nel momento in cui una delle due parti si pone come stimolo e guida di un processo riflessivo, mentre la seconda parte acquisisce da quella riflessione un criterio personale dal quale sarà capace di capire e valutare la realtà.
Credo che il miglior esempio di relazione educativa sia quello che troviamo nel rapporto tra Emilio e il suo precettore nell’ opera di Rosseau.
La relazione educativa e’il gesto dell’educatore di accompagnare l’educando camminando insieme l’uno affianco all’altro tenendosi per mano. L’educatore riconosce gli errori e gli sbagli, suoi e dell’educando perché attraverso questo avviene l’apprendimento.
Nello stesso tempo l’educatore veglia su di lui, affinché si senta protetto e curato da un corpo che può solo dargli calore.
Alessandro Pultrone
Madre con bambino, 1993
Olio su tela
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Ultima modifica di serena sorrentino il Ven Apr 17, 2009 11:49 am - modificato 1 volta.
credendino benedetta- Messaggi : 11
Data di iscrizione : 26.03.09
- Messaggio n°55
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
Una relazione educativa si crea quando delle persone (due o più) vivono insieme delle situazioni attraverso le quali chi educa aiuta l' educando a formarsi come PERSONA. Le esperienze possono essere giochi, discussioni, attività didattiche...
Un bravo educatore deve " ENTRARE IN RELAZIONE" con l' educando, conoscere e rispettare i suoi tempi, i suoi limiti e le sue possibilità e da quelli partire per progettare interventi che possano risultare realmente educativi.
Un bravo educatore deve " ENTRARE IN RELAZIONE" con l' educando, conoscere e rispettare i suoi tempi, i suoi limiti e le sue possibilità e da quelli partire per progettare interventi che possano risultare realmente educativi.
sara iaquinto- Messaggi : 22
Data di iscrizione : 18.03.09
- Messaggio n°56
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
Una relazione educativa per me si crea quando tra due o più persone in un processo educativo si ha un coinvolgimento di tipo affettivo/emotivo.
Dev' essere una relazione di continuo ascolto, in quanto questo rapporto non ha un momento finale ma è in continua costruzione, ogni momento dev'essere per il fruitore di questa relazione una conferma, deve trasmettere fiducia e disponibilità da parte dell educatore,in modo che in un clima sereno possa aprirsi maggiormente. L'immagine che mi viene in mente è quella di due persone che hanno il desiderio e si cercano per creare questa relazione. Io vorrei portare quello che è il mio bagaglio di esperienze e di basi nozionistiche, con la consapevolezza però che alla fine ogni relazione è unica.
Nelle esperienze che ho vissuto in diverse strutture ho sempre cercato di creare con ogni bambino un rapporto unico e diverso dagli altri. Ponendomi allo stesso livello del bambino,a sua totale disposizione e mantenendo sempre un contatto con ognuno anche se mi allontanavo per dare attenzione ad altro, stando attenta nelle iniziative e nella quotidianeità a non far cadere l'immagine che il bambino doveva avere del mio ruolo nella struttura, in quanto credo sia importante che il bambino interiorizzi un'idea chiara e stabile di certe figure come un punto di riferimento.
Dev' essere una relazione di continuo ascolto, in quanto questo rapporto non ha un momento finale ma è in continua costruzione, ogni momento dev'essere per il fruitore di questa relazione una conferma, deve trasmettere fiducia e disponibilità da parte dell educatore,in modo che in un clima sereno possa aprirsi maggiormente. L'immagine che mi viene in mente è quella di due persone che hanno il desiderio e si cercano per creare questa relazione. Io vorrei portare quello che è il mio bagaglio di esperienze e di basi nozionistiche, con la consapevolezza però che alla fine ogni relazione è unica.
Nelle esperienze che ho vissuto in diverse strutture ho sempre cercato di creare con ogni bambino un rapporto unico e diverso dagli altri. Ponendomi allo stesso livello del bambino,a sua totale disposizione e mantenendo sempre un contatto con ognuno anche se mi allontanavo per dare attenzione ad altro, stando attenta nelle iniziative e nella quotidianeità a non far cadere l'immagine che il bambino doveva avere del mio ruolo nella struttura, in quanto credo sia importante che il bambino interiorizzi un'idea chiara e stabile di certe figure come un punto di riferimento.
marianna.fichele- Messaggi : 22
Data di iscrizione : 25.03.09
Località : San Cipriano d'Aversa
- Messaggio n°57
relazione educativa
Per me la relazione educativa è un reciproco scambio di idee dove ogni interlocutore è libero di esprimere le proprie opinioni senza mettere a disagio il prossimo.
Se fossi una educatrice con la relazione proverei a "dare" qualcosa ai miei allievi e viceversa ascoltando loro riuscire di sicuo a "prendere"qualcosa ...questo sarebbe(sempre per la mia modesta opinione) un perfetto rapporto DOCENTE-DISCENTE.Anche perchè ogni relazione è educativa in quanto arricchisce sempre :le tue conoscenze con un sapere nuovo. :sunny:
Marianna Fichele
Se fossi una educatrice con la relazione proverei a "dare" qualcosa ai miei allievi e viceversa ascoltando loro riuscire di sicuo a "prendere"qualcosa ...questo sarebbe(sempre per la mia modesta opinione) un perfetto rapporto DOCENTE-DISCENTE.Anche perchè ogni relazione è educativa in quanto arricchisce sempre :le tue conoscenze con un sapere nuovo. :sunny:
Marianna Fichele
pasqualina iossa- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 18.03.09
Località : napoli
- Messaggio n°58
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
la relazione educativa per me è quel rapporto che si istaura tra educatore educando, madre e figio. Un rapporto basato sulla Sincerità, Fiducia, ma soprattutto di Rispetto reciproco.
Sto facendo esperienza in una scuola dell' infanzia, più passo del tempo con loro e più mi rendo conto che il ruolo dell'educatore è fondamentale.Parlo per esperienza personale,bisogna essere forti vedendoli piangere per dei problemi "grave di salute" dei loro genitori!!!Problemi che alla loro età non dovrebbero pensare!!
Vedere un bambino di 4 anni che si dispera per la paura di perdere la persona a lui più caro al mondo....è triste!!!
Io credo che i bambini hanno sempre bisogno di qualcuno che li aiuti, qualcuno che gli dimostri affetto e GRANDE AMORE
Sto facendo esperienza in una scuola dell' infanzia, più passo del tempo con loro e più mi rendo conto che il ruolo dell'educatore è fondamentale.Parlo per esperienza personale,bisogna essere forti vedendoli piangere per dei problemi "grave di salute" dei loro genitori!!!Problemi che alla loro età non dovrebbero pensare!!
Vedere un bambino di 4 anni che si dispera per la paura di perdere la persona a lui più caro al mondo....è triste!!!
Io credo che i bambini hanno sempre bisogno di qualcuno che li aiuti, qualcuno che gli dimostri affetto e GRANDE AMORE
marianna.fichele- Messaggi : 22
Data di iscrizione : 25.03.09
Località : San Cipriano d'Aversa
- Messaggio n°59
...
Nelle ultime lezioni si è parlato di disabile,diverso e ci è stato chiesto di lasciare un commento su una eventuale esperienza personale(sempre inerente alla disabilità)...
-Bene cominciamo dalla prima definizione: DISABILE.
Per me disabile significa essere diversamente abile nel far qualcosa,ma questo non significa NON poter fare quella determinata cosa... infondo il vero handicap per i disabili lo impone la società,la quale non è attenta a delle piccolezze che per loro sono ostacoli insormontabili(come ad es. parcheggiare l'auto davanti un sali/scendi).
-DIVERSO...definire questa parola per me è molto semplice perchè il diverso è colui che viene etichettato come tale dalla società. Viceversa a volte è proprio il "DIVERSO" a considerare tale la società perchè distante dal suo modo di essere. Oltretutto,non per sembrare perbenista(che non sono), ma non considero NESSUNO diverso!!!
Proprio per questo vi racconto una mia esperienza personale:
Compio servizio di volontariato da sei anni circa e non vi nascondo che questa esperienza mi ha arricchito l'anima. Grazie a queste persone riesco ad essere più paziente,dolce e comprensiva...
Quattro anni fa portammo gli ammalati per un pellegrinaggio a Lourdes ed è stato bellissimo perchè lì ti senti pulita dentro nel vero senso della parola e quando arrivi davanti la grotta della Madonna non pensi a pregare per te, perchè in quel momento capisci di avere tutto,MA IL TUO PENSIERO VA A LORO...sperandoche ci siano dei momenti migliori.
Anche con un semplice gesto suscitano una tenerezza tale da emozionarti e riescono a farti sentire veramente importante(anche se in quel periodo non ti senti tale)!!! Sono felicissima di aver fatto questa scelta e spero davvero che continui davvero a lungo.
Inoltre non nascondo che questo periodo mi ha avvicinato molto di più alla Chiesa ed è per questo che devo dire loro solo ...GRAZIE
Marianna Fichele
-Bene cominciamo dalla prima definizione: DISABILE.
Per me disabile significa essere diversamente abile nel far qualcosa,ma questo non significa NON poter fare quella determinata cosa... infondo il vero handicap per i disabili lo impone la società,la quale non è attenta a delle piccolezze che per loro sono ostacoli insormontabili(come ad es. parcheggiare l'auto davanti un sali/scendi).
-DIVERSO...definire questa parola per me è molto semplice perchè il diverso è colui che viene etichettato come tale dalla società. Viceversa a volte è proprio il "DIVERSO" a considerare tale la società perchè distante dal suo modo di essere. Oltretutto,non per sembrare perbenista(che non sono), ma non considero NESSUNO diverso!!!
Proprio per questo vi racconto una mia esperienza personale:
Compio servizio di volontariato da sei anni circa e non vi nascondo che questa esperienza mi ha arricchito l'anima. Grazie a queste persone riesco ad essere più paziente,dolce e comprensiva...
Quattro anni fa portammo gli ammalati per un pellegrinaggio a Lourdes ed è stato bellissimo perchè lì ti senti pulita dentro nel vero senso della parola e quando arrivi davanti la grotta della Madonna non pensi a pregare per te, perchè in quel momento capisci di avere tutto,MA IL TUO PENSIERO VA A LORO...sperandoche ci siano dei momenti migliori.
Anche con un semplice gesto suscitano una tenerezza tale da emozionarti e riescono a farti sentire veramente importante(anche se in quel periodo non ti senti tale)!!! Sono felicissima di aver fatto questa scelta e spero davvero che continui davvero a lungo.
Inoltre non nascondo che questo periodo mi ha avvicinato molto di più alla Chiesa ed è per questo che devo dire loro solo ...GRAZIE
Marianna Fichele
valefra- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 21.03.09
- Messaggio n°60
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
la relazione educativa implica ovviamente un rapporto diretto diretto tra due o più persone che può essere tra docenti e discenti ma anche tra genitori e figli ecc,...
secondo me questa relazione è molto importante per entrambe le persone nel senso che ciò che l'adulto insegna al più giovane è fondamentale sia per la sua crescita che per la formazione del suo carattere e quindi l'"educatore" deve utilizzare validi strumenti e giusti insegnamenti adeguati ad ogni ragazzo in modo da non compromettere la sua formazione...
ma allo steaao tempo a nche l'educatore può ricevere un insegnamento dall'"educando" perchè molto spesso i ragazzi e i bambini ai quali si insegna hanno tanto da insegnarci...molto più di quanto crediamo...!!!
FRASCA VALENTINA
secondo me questa relazione è molto importante per entrambe le persone nel senso che ciò che l'adulto insegna al più giovane è fondamentale sia per la sua crescita che per la formazione del suo carattere e quindi l'"educatore" deve utilizzare validi strumenti e giusti insegnamenti adeguati ad ogni ragazzo in modo da non compromettere la sua formazione...
ma allo steaao tempo a nche l'educatore può ricevere un insegnamento dall'"educando" perchè molto spesso i ragazzi e i bambini ai quali si insegna hanno tanto da insegnarci...molto più di quanto crediamo...!!!
FRASCA VALENTINA
michela pugliese- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 25.03.09
- Messaggio n°61
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
Io penso che la relazione educativa è un incontro tra l'educatore e coloui che deve essere educato. Per me la relazione educativa si costruisce giorno per giorno, grazie sopratutto alla condivisione di qualcosa. Colui che viene educato deve contare sul fatto che c'è una persona di cui si possa fidare, una persona pronta ad ascoltarlo, a dargli, a dargli consigli, a incoraggiarlo ma anche a rimproverarlo.
Anna Marino- Messaggi : 9
Data di iscrizione : 20.03.09
- Messaggio n°62
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
La relazione educativa è un reciproco dono tra educatore e coloro che egli educa per raggiungere nuovi obiettivi.
Mi viene subito in mente il rapporto genitori- figli, insegnante- allievo, ragazzi di età diverse. In ognuna di questa relazione entrambi i componenti danno e ricevono qualcosa.
Personalmente ho gia lavorato e lavoro con i bambini e credo che nella loro semplicità e ingeniutà hanno davvero tanto da insegnarci. Credevo che le modalità descritte sui libri per relazionarsi con loro erano semplicemente parole invece mi è capitato di mettere in pratica quello che avevo imparato ottendendo risultati anche immediati.
Mi viene subito in mente il rapporto genitori- figli, insegnante- allievo, ragazzi di età diverse. In ognuna di questa relazione entrambi i componenti danno e ricevono qualcosa.
Personalmente ho gia lavorato e lavoro con i bambini e credo che nella loro semplicità e ingeniutà hanno davvero tanto da insegnarci. Credevo che le modalità descritte sui libri per relazionarsi con loro erano semplicemente parole invece mi è capitato di mettere in pratica quello che avevo imparato ottendendo risultati anche immediati.
Immacolata- Messaggi : 24
Data di iscrizione : 21.03.09
Età : 35
- Messaggio n°63
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
La relazione educativa a mio parere altro non è che il semplice istaurarsi di una relazione, poichè non solo a livello didattico si apprende, ma anche attraverso le esperienze, le quali servono soprattutto alla formazione quotidiana di ogni persona. E' un pò come nelle favole, che ogni racconto termina con una morale, per farci capire in che modo comportarsi.
Immacolata Corvino
Immacolata Corvino
maria cefariello- Messaggi : 9
Data di iscrizione : 30.03.09
Età : 37
- Messaggio n°64
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
LA DOMANDA CHE CI PONIAMO OGGI è:CHE COS è LA RELAZIONE EDUCATIVA??A MIO PARERE PENSO CHE CI SIA IN OGNI INCONTRO CON ALTRE PERSONE, UNO SCAMBIO DI IDEE,PENSIERI,OPINIONI,e modi di vivere,in qusto scambio,si riceve e si dà qualcosa,in modo buono o meno,ciò avviene come appunto ho già detto con tutti e non solo tra un docente e un alunno
Anna Florio- Messaggi : 30
Data di iscrizione : 23.03.09
Età : 35
Località : Mugnano di Napoli
- Messaggio n°65
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
La RELAZIONE EDUCATIVA è un rapporto di reciprocità un legame tra persone,come può essere quello dell'insegnante che ha il compito di condurre al cambiamento,verso il raggiungimento di maggior interesse,e l'educando che deve apprendere per raggiungere tali fini (ma non solo).Per me l'altro nella mia relazione educativa è il soggetto con disagi, un soggetto che richiede all'educatore una capacità di relazionarsi oltre che hai bisogni dell'educando ma anche alle sue reazioni emotive,le sue incertezze ,le sue paure.Io come educatrice cerchere di accoglierlo,ascoltare,capire chi ho di fronte,capire le sue esigenze,cercherei di non farlo sentire inferiore ma al contrario di accrescere in lui il senso di autostima.Per far questo però dovrei innanzitutto portarlo a ripensare al proprio stato e alle sue capacità,fargli capire che può realmente integrarsi.La prof.chiede tu che educatore sei? bè non so rispondere a questa domanda,e dal mio commento si vede che non ho esperienza,posso dire che educatore vorrei essere,bè un'educatore che realmente possa risulare utile a colui che ha bisogno,un'educatore che sappia unire tutti gli aspetti,non solo quello educativo,per poter così realmente cambiare in meglio la vita di colui che ha bisogno di aiuto.
mariarosaria mastrominico- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 24.03.09
Età : 36
Località : villa literno
- Messaggio n°66
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
LA RELAZIONE EDUCATIVA è UN TIPO DI LEGAME CHE SI CREA TRA INSEGNATE E ALUNNO. MA QUESTO TIPO DI LEGAME NON SI CREA SOLO IN CAMPO SCOLASTICO, MA IN OGNI CONTESTO SOCIALE, PRIMO FRA TUTTI C'è LA FAMIGLIA.
LA FAMIGLIA RAPPRESENTA IL PRIMO NUCLEO DI AGGREGAZIONE, DOVE I GENITORI IMPARTISCONO GIORNO PER GIORNO, L'EDUCAZIONE E IL RISPETTO AI PROPRI FIGLI.TUTTO QUESTO POI VIENE CONSOLIDATO IN AMBITO SCOLASTICO.
TRA INSEGNANTE E ALUNNO C'è UN INCONTRO DOVE OGNUNO PUò DARE QUALCOSA E RICEVERE QUALCOSA AL TEMPO STESSO ATTRAVERSO IL DIALOGO E LA FIDUCIA CHE L'ALUNNO HA NEI CONFRONTI DEL PROPRIO DOCENTE.
LA FAMIGLIA RAPPRESENTA IL PRIMO NUCLEO DI AGGREGAZIONE, DOVE I GENITORI IMPARTISCONO GIORNO PER GIORNO, L'EDUCAZIONE E IL RISPETTO AI PROPRI FIGLI.TUTTO QUESTO POI VIENE CONSOLIDATO IN AMBITO SCOLASTICO.
TRA INSEGNANTE E ALUNNO C'è UN INCONTRO DOVE OGNUNO PUò DARE QUALCOSA E RICEVERE QUALCOSA AL TEMPO STESSO ATTRAVERSO IL DIALOGO E LA FIDUCIA CHE L'ALUNNO HA NEI CONFRONTI DEL PROPRIO DOCENTE.
annalisa rende- Messaggi : 24
Data di iscrizione : 18.03.09
- Messaggio n°67
RELAZIONE EDUCATIVA
Nel momento in cui c'è relazione c'è educazione!
Quando si interagisce con l'altro si può imparare tanto o magari inaspettatamente insegnare.
Quando parliamo di educazione non dobbiamo intendere esclusivamente un'educazione scolastica.
Tutti,nel loro piccolo, possono insegnarci qualcosa,anche un bambino....e cosa ancor più straordinaria è che tutti noi possiamo trasmettere qualcosa...anche ciò che può sembrarci più banale magari può essere di fondamentale importanza.
In questo momento mi viene in mente una poesia di un grande scrittore x bambini,Gianni Rodari,che diceva che la nostra scuola è ,in realtà ,il mondo intero.
In effetti noi impariamo in ogni istante della nostra vita,ogni piccolo momento è un dono da cui si può imparare tanto...basta carpirne i particolari!.
Quando si interagisce con l'altro si può imparare tanto o magari inaspettatamente insegnare.
Quando parliamo di educazione non dobbiamo intendere esclusivamente un'educazione scolastica.
Tutti,nel loro piccolo, possono insegnarci qualcosa,anche un bambino....e cosa ancor più straordinaria è che tutti noi possiamo trasmettere qualcosa...anche ciò che può sembrarci più banale magari può essere di fondamentale importanza.
In questo momento mi viene in mente una poesia di un grande scrittore x bambini,Gianni Rodari,che diceva che la nostra scuola è ,in realtà ,il mondo intero.
In effetti noi impariamo in ogni istante della nostra vita,ogni piccolo momento è un dono da cui si può imparare tanto...basta carpirne i particolari!.
UNA SCUOLA GRANDE COME IL MONDO
C'è una scuola grande come il mondo.
Ci insegnano maestri,professori,avvocati,muratori,
televisori,giornali,cartelli stradali,
il sole,i temporali,le stelle.
Ci sono lezioni facili
e lezioni difficili,
brutte,belle e così così.
Ci si impara a parlare,
a giocare,a dormire,a svegliarsi,a voler bene
e persino ad arrabbiarsi.
Ci sono esami tutti i momenti
ma non ci sono ripetenti:
nessuno può fermarsi a 10 anni,
a 15,a 20 e riposare un pochino.
Di imparare non si finosce mai,
e quel che non si sa è sempre più importante di quel che si sa gia.
Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso.
(Gianni Rodari)
C'è una scuola grande come il mondo.
Ci insegnano maestri,professori,avvocati,muratori,
televisori,giornali,cartelli stradali,
il sole,i temporali,le stelle.
Ci sono lezioni facili
e lezioni difficili,
brutte,belle e così così.
Ci si impara a parlare,
a giocare,a dormire,a svegliarsi,a voler bene
e persino ad arrabbiarsi.
Ci sono esami tutti i momenti
ma non ci sono ripetenti:
nessuno può fermarsi a 10 anni,
a 15,a 20 e riposare un pochino.
Di imparare non si finosce mai,
e quel che non si sa è sempre più importante di quel che si sa gia.
Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso.
(Gianni Rodari)
diletta puoti- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 24.03.09
- Messaggio n°68
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
Non solo la relazione tra educatore ed educando è educativa, ci sono molti tipi di relazioni in cui ognuno trasemtte e insegna qualcosa all'altro.In ogni contesto sociale c'è una relazione che con scambi di esperienze e di idee è educativa. Infatti non si apprende solo a scuola ma ogni volta che ci relazioniamo con gli altri.
Pasqualina Del Prete- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 18.03.09
- Messaggio n°69
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
La relazione educativa è quel rapporto che va ad istaurarsi tra due o piu persone in un contesto sociale.Parliamo quindi di relazione educativa riferendoci al rapporto tra docente e alunno, al rapporto tra genitori e figli ecc.
In un rapporto o relazione educativa è importante che l'educatore tenga conto di quelle che sono le caratteristiche della persona che ha difronte andando a conoscere quelli che sono i suoi bisogni, le sue intercezze, le sue paure, le sue potenzialità.
In ambito scolastico e non solo l'educazione deve seguire la strada della personalizzazione considerado ogni soggetto UNICO.
Un modo di porsi poco efficiente da parte dell'educatore è sicuramente un atteggiamento di superiorità, di non comprensione e riporre poca fiducia nella persona che viene educata.
In un rapporto o relazione educativa è importante che l'educatore tenga conto di quelle che sono le caratteristiche della persona che ha difronte andando a conoscere quelli che sono i suoi bisogni, le sue intercezze, le sue paure, le sue potenzialità.
In ambito scolastico e non solo l'educazione deve seguire la strada della personalizzazione considerado ogni soggetto UNICO.
Un modo di porsi poco efficiente da parte dell'educatore è sicuramente un atteggiamento di superiorità, di non comprensione e riporre poca fiducia nella persona che viene educata.
Roberta Brillante- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 20.03.09
Età : 36
Località : Montesarchio (Bn)
- Messaggio n°70
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
La relazione educativa è quel rapporto che si viene a creare tra due persone dove avviene uno scambio di idee, di emozioni, un occasione di formazione per le persone che fanno parte di questo rapporto.Penso che alla base di ogni relazione educativa ci deve essere il SORRISO e la MANO TESA.
simona.asciolla- Messaggi : 42
Data di iscrizione : 21.03.09
Età : 37
Località : napoli
- Messaggio n°71
ciao teresa...
di teresa...
ho invitato i bambini a dipingere su grossi scatoloni un arcobaleno ,ma una bimba non ne voleva proprio sapere e scappava continuamente allora mi sono avvicinata a lei e le ho chiesto :.dimmi solo perche' non lo vuoi fare ,poi ti lascio giocare... e lei con tutta calma mi ha risposto: non voglio usare quel coso riferendosi ai pennelli ,...e come vorresti dipingere le ho chiesto! dopo un attimo di titubanza mi ha risposto :"ho le mani ".
Avreste dovuta vederla quando ha immerso le mani nel colore e con soddisfazione ha iniziato a riempire la scatola di colore,alla fine non c'era un arcobaleno ma credetemi c'era un capolavoro di colori,allora ho pensato alle sue parole "ho le mani" ,e mi sono detta . alcune cose ci vengono imposte perche' la societa' ci dice che sono la "normalita'", "le regole", gli strumenti adatti per fare una certa cosa..in un certo modo.. ma dove sta scritto e chi stabilisce quale sia la normalita' ? perche' ogni persona non potrebbe esprimersi liberamente ? se non fa male a nessuno? infondo sono certa che la bimba nell'accostare quei colori a modo suo ha disegnato l arcobaleno... ma perche' costringerla a farlo secondo il nostro punto di vista? quando invece ha cercato di farci capire che voleva esprimere la sua creativita' diversamente ?
Bella questa tua esperienza deve averti dato tanto...
Su "cosa è la normalità", non so se ci hai fatto caso, già ho detto la mia nella categoria disabile/diverso...te lo riporto:
MA COSA è LA NORMALITà SECONDO VOI ESISTE CHI DEFINERESTE NORMALE
Per me la normalità è una congettura,un affermazione che deriva dall'intuito, ma non è dimostrata. Chi è normale? Chi stabilisce i canoni di normalità? e se c'è qualcuno che li stabilisce, su che base lo fa? considerando cosa?
Considerando cosa un normodotato sa fare e cosa il disabile no? Ma se stiamo dicendo di non porre l'attenzione su quella che murdaca definisce "sottrazzione", ma di focalizzarla invece su ciò che la persona è in grado di fare (proprio perchè stiamo vedendo come nessuno è abile a fare tutto, ma ognuno di noi ha delle attitudini particolari), come facciamo a stabilire cosa è normale e chi può esser definito tale?
Sulla base di queste mie perplessità e sulla base di ciò che ho detto circa il disabile e il diverso, dico che per me la normalità non esiste. Perchè non esiste chi è normale e chi non lo è, ma esistono PERSONE che hanno stessi diritti e che devono avere stesse opportunità per valorizzare le loro potenzialità...
Nel mio caso mi riferivo ai disabili!!!
Tu invece ti sei posta la stessa domanda (cosa è la normalità) sul caso di una bambina con problemi familiari, che si rifiutava di fare un lavoretto perchè doveva usare i pennarelli (visti come un imposizione). Hai detto infatti che alcune cose ci vengono imposte...e questo è vero, ma penso che in un età come quella di questa bambina (6/8 anni) ci devono essere delle regole, perchè è in fase di crescita, di modellamento e deve imparare a rispettarle per una buona convivenza sociale.
Dato che lei ha dei problemi familiari, credo che il suo atteggiamento sia stato in un certo senso un pò ribelle, nel senso che voleva per un attimo ribellarsi a delle continue regole che le venivano imposte e che doveva rispettare. Lei ovviamente non ne capisce bene il significato ed il valore, le vede come imposizioni e basta, e sta proprio al docente o all'educatore o al genitore farglielo capire, perchè sono regole imposte a fin di bene in quanto la bambina deve essere "educata". Ciò ovviamente non significa che non potrà mai dipingere con le mani, assolutamente!!! Ognuno di noi ha dei suoi, "chiamiamoli" sfoghi personali, ed è anche giusto che ci siano...ma una cosa è assumerli una volta ogni tanto, una cosa è prenderlo come atteggiamento esatto.
Al posto tuo anche io le sarei andata vicino, le avrei chiesto il motivo per il quale non voleva lavorare, e l'avrei fatta dipingere con le mani...in questo modo sei entrata in sintonia con lei e hai capito una sua esigenza , lei sicuramente ti avrà apprezzato e si avvicinerà di più a te, ma allo stesso tempo credo sia importante anche farle capire che è stato un momento si sfogo e divertimento...
Da quì si può evincere cosa intendo per relazione educativa...
*Simona"
ho invitato i bambini a dipingere su grossi scatoloni un arcobaleno ,ma una bimba non ne voleva proprio sapere e scappava continuamente allora mi sono avvicinata a lei e le ho chiesto :.dimmi solo perche' non lo vuoi fare ,poi ti lascio giocare... e lei con tutta calma mi ha risposto: non voglio usare quel coso riferendosi ai pennelli ,...e come vorresti dipingere le ho chiesto! dopo un attimo di titubanza mi ha risposto :"ho le mani ".
Avreste dovuta vederla quando ha immerso le mani nel colore e con soddisfazione ha iniziato a riempire la scatola di colore,alla fine non c'era un arcobaleno ma credetemi c'era un capolavoro di colori,allora ho pensato alle sue parole "ho le mani" ,e mi sono detta . alcune cose ci vengono imposte perche' la societa' ci dice che sono la "normalita'", "le regole", gli strumenti adatti per fare una certa cosa..in un certo modo.. ma dove sta scritto e chi stabilisce quale sia la normalita' ? perche' ogni persona non potrebbe esprimersi liberamente ? se non fa male a nessuno? infondo sono certa che la bimba nell'accostare quei colori a modo suo ha disegnato l arcobaleno... ma perche' costringerla a farlo secondo il nostro punto di vista? quando invece ha cercato di farci capire che voleva esprimere la sua creativita' diversamente ?
Bella questa tua esperienza deve averti dato tanto...
Su "cosa è la normalità", non so se ci hai fatto caso, già ho detto la mia nella categoria disabile/diverso...te lo riporto:
MA COSA è LA NORMALITà SECONDO VOI ESISTE CHI DEFINERESTE NORMALE
Per me la normalità è una congettura,un affermazione che deriva dall'intuito, ma non è dimostrata. Chi è normale? Chi stabilisce i canoni di normalità? e se c'è qualcuno che li stabilisce, su che base lo fa? considerando cosa?
Considerando cosa un normodotato sa fare e cosa il disabile no? Ma se stiamo dicendo di non porre l'attenzione su quella che murdaca definisce "sottrazzione", ma di focalizzarla invece su ciò che la persona è in grado di fare (proprio perchè stiamo vedendo come nessuno è abile a fare tutto, ma ognuno di noi ha delle attitudini particolari), come facciamo a stabilire cosa è normale e chi può esser definito tale?
Sulla base di queste mie perplessità e sulla base di ciò che ho detto circa il disabile e il diverso, dico che per me la normalità non esiste. Perchè non esiste chi è normale e chi non lo è, ma esistono PERSONE che hanno stessi diritti e che devono avere stesse opportunità per valorizzare le loro potenzialità...
Nel mio caso mi riferivo ai disabili!!!
Tu invece ti sei posta la stessa domanda (cosa è la normalità) sul caso di una bambina con problemi familiari, che si rifiutava di fare un lavoretto perchè doveva usare i pennarelli (visti come un imposizione). Hai detto infatti che alcune cose ci vengono imposte...e questo è vero, ma penso che in un età come quella di questa bambina (6/8 anni) ci devono essere delle regole, perchè è in fase di crescita, di modellamento e deve imparare a rispettarle per una buona convivenza sociale.
Dato che lei ha dei problemi familiari, credo che il suo atteggiamento sia stato in un certo senso un pò ribelle, nel senso che voleva per un attimo ribellarsi a delle continue regole che le venivano imposte e che doveva rispettare. Lei ovviamente non ne capisce bene il significato ed il valore, le vede come imposizioni e basta, e sta proprio al docente o all'educatore o al genitore farglielo capire, perchè sono regole imposte a fin di bene in quanto la bambina deve essere "educata". Ciò ovviamente non significa che non potrà mai dipingere con le mani, assolutamente!!! Ognuno di noi ha dei suoi, "chiamiamoli" sfoghi personali, ed è anche giusto che ci siano...ma una cosa è assumerli una volta ogni tanto, una cosa è prenderlo come atteggiamento esatto.
Al posto tuo anche io le sarei andata vicino, le avrei chiesto il motivo per il quale non voleva lavorare, e l'avrei fatta dipingere con le mani...in questo modo sei entrata in sintonia con lei e hai capito una sua esigenza , lei sicuramente ti avrà apprezzato e si avvicinerà di più a te, ma allo stesso tempo credo sia importante anche farle capire che è stato un momento si sfogo e divertimento...
Da quì si può evincere cosa intendo per relazione educativa...
*Simona"
monica alberico- Messaggi : 21
Data di iscrizione : 24.03.09
- Messaggio n°72
Larelazione educativa
Per me la relazione educativa è un legame che si instaura tra docente e alunno in cui si cerca di trasmettere delle conoscenze per far crescere una persona non solo intellettualmente ma anche facendola maturare accompagnandola nel suo percorso formativo.Se dovessi pero' immagginarmi educatore spero di essere abbastanza brava poichè ho scelto di fare questa professione per stare vicino agli altri per aiutarli nel loro percorso percio' spero di divenire brava.Monica Alberico
concetta tesone- Messaggi : 8
Data di iscrizione : 20.03.09
- Messaggio n°73
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
Da quanto ho potuto comprendere in aula, la relazione educativa è quello scambio di idee, di sensazioni che si vengono a creare tra un disabile e una persona o piu persone "normali". Con relazione educativa intendo anche una relazione affettiva, emotiva che serve al disabile per capire che tipo di persona si ha di fronte.
Essa è una relazione che puo instaurarsi ad esempio tra un docente o insegnante e il soggetto disabile, permettendo cosi, a quest'ultimo di seguire un proprio percorso.
Essa è una relazione che puo instaurarsi ad esempio tra un docente o insegnante e il soggetto disabile, permettendo cosi, a quest'ultimo di seguire un proprio percorso.
Daniela Corcione- Messaggi : 5
Data di iscrizione : 24.03.09
Località : Sorrento
- Messaggio n°74
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
Secondo me la relazione è un rapporto che si instaura tra due individui o cose,stretto nesso esistente tra due o più cose...In questo caso trattiamo il tema di relazione educativa esistente tra docente e discente,relazionarsi con gli altri secondo me è molto importante e significativo. In classe dovrebbe realizzarsi una reciproca passione comunicativa(di tipo verbale o no),simpatetica(empatia) e per quanto possibile di solidarieta tra insegnanti e alunni e degli alunni tra di loro,sulla base di un'affinità estesa,mediante il riconoscimento del valore della persona come essere libero e responsabile.Infine ritengo opportuno dire che nella relazione ci si offre all'altro senza violare la sua libertà.
Daniela Corcione- Messaggi : 5
Data di iscrizione : 24.03.09
Località : Sorrento
- Messaggio n°75
Re: ****LA RELAZIONE EDUCATIVA aprile
Io come futuro educatore anche se non ho esperienza spero di far mettere al proprio agio l'altro in questo caso parliamo del disabile,io magari farei in modo che lui o lei socializzi con i suoi pari e soprattutto non farei sentirlo inferiore mettendolo in disparte come magari accade spesso nella nostra società.
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