Tra le poesie lette, quella che più mi ha fatto riflettere è stata "chiamatemi per nome" nel pezzo dove dice di essere stufa di sentir parlare di portatrice di handicap o di non vedente o ancora di cerebrolesa e poi fa la differenza con chi magari non sa cantare e non viene definito inabile a cantare. Alla fine fa un monito dicendo: "abbiate il coraggio della novità", forse è proprio questo ciò che a molti manca: il sapere come rapportarsi con un diversabile, come ha detto anche Annalisa Rende qualche commento più su.E' vero spesso tendiamo a prendere le distanze, però dopo le varie esperienze fatte durante questo corso ho capito che prendere le distanze è la cosa più sbagliata da fare. Al contrario bisogna stargli vicino lasciando comunque spazio per sè stessi e cercare di donargli quanto più affetto possibile senza mai farli sentire "diversi".
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23 aprile simulazione e poesie
Tiziana Bello- Messaggi : 13
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- Messaggio n°76
Re: 23 aprile simulazione e poesie
Già in altri momenti avevo provato a bendarmi gli occhi per vedere cosa si provasse: da quel momento la cecità è diventato il mio peggior incubo. Penso che essere affetti da cecità è la cosa più brutta al mondo perchè non riesci neppure a vedere come è fatto il mondo, di che colore è il cielo,il mare o cose che a noi sembrano ormai banali. Non poter vedere come è fatto un nostro figlio o il nostro compagno/a, i nostri genitori ecc. è siuramente una situazione sofferente, ma lo è sicuramente di più per chi la cecità la acquista con il tempo a causa di malattie. Durante la simulazione mi sentivo agitata ed avrei voluto aprire gli occhi, ma poi calmandomi ho cominciato a percepire ogni singolo rumore, voce. Questa eperienza mi ha fatto notare quanto conta il fatto di avere gli occhi degli altri rivolti verso di me per farmi bloccare e non esprimere la mia opinione durante i dibattiti in aula.
Tra le poesie lette, quella che più mi ha fatto riflettere è stata "chiamatemi per nome" nel pezzo dove dice di essere stufa di sentir parlare di portatrice di handicap o di non vedente o ancora di cerebrolesa e poi fa la differenza con chi magari non sa cantare e non viene definito inabile a cantare. Alla fine fa un monito dicendo: "abbiate il coraggio della novità", forse è proprio questo ciò che a molti manca: il sapere come rapportarsi con un diversabile, come ha detto anche Annalisa Rende qualche commento più su.E' vero spesso tendiamo a prendere le distanze, però dopo le varie esperienze fatte durante questo corso ho capito che prendere le distanze è la cosa più sbagliata da fare. Al contrario bisogna stargli vicino lasciando comunque spazio per sè stessi e cercare di donargli quanto più affetto possibile senza mai farli sentire "diversi".
Tra le poesie lette, quella che più mi ha fatto riflettere è stata "chiamatemi per nome" nel pezzo dove dice di essere stufa di sentir parlare di portatrice di handicap o di non vedente o ancora di cerebrolesa e poi fa la differenza con chi magari non sa cantare e non viene definito inabile a cantare. Alla fine fa un monito dicendo: "abbiate il coraggio della novità", forse è proprio questo ciò che a molti manca: il sapere come rapportarsi con un diversabile, come ha detto anche Annalisa Rende qualche commento più su.E' vero spesso tendiamo a prendere le distanze, però dopo le varie esperienze fatte durante questo corso ho capito che prendere le distanze è la cosa più sbagliata da fare. Al contrario bisogna stargli vicino lasciando comunque spazio per sè stessi e cercare di donargli quanto più affetto possibile senza mai farli sentire "diversi".
Menna Mariateresa- Messaggi : 19
Data di iscrizione : 23.03.09
Età : 35
Località : napoli
- Messaggio n°77
Re: 23 aprile simulazione e poesie
Da Menna Mariateresa
è stata emozionante questa simulazione.anche se per un piccolo momento mi sono immedesimata in una persona ciecka ed è stato terribile perchè non riuscivo a percepire il mondo crcostante,ed è stato paticolarmente brutto non riuscire a vedere quando qualche ragazza parlava.
è stata emozionante questa simulazione.anche se per un piccolo momento mi sono immedesimata in una persona ciecka ed è stato terribile perchè non riuscivo a percepire il mondo crcostante,ed è stato paticolarmente brutto non riuscire a vedere quando qualche ragazza parlava.
Roberta.Ferraro- Messaggi : 6
Data di iscrizione : 31.03.09
- Messaggio n°78
Re: 23 aprile simulazione e poesie
Credo che essere una persona portatore di handicap non si una sconfitta....nessuno decide cosa è giusto o sbagliato ;nessuno decide chi è diverso da un'altro....nessuno decide quale è il prototipo di persona fisicamente giusta....sono le persone cattive,le persone superbe a mettersi ,senza alcun motivo per farlo,dalla parte dei cosidetti giusti...un mondo senza ingiustizie....Forse questo ci vorrebbe!!!!!!!!!!!!!
marianna.fichele- Messaggi : 22
Data di iscrizione : 25.03.09
Località : San Cipriano d'Aversa
- Messaggio n°79
Re: 23 aprile simulazione e poesie
la simulazione fatta in classe cn le bende è stata molto particolare...specialmente perchè la prof. leggeva quelle parole bellissime e toccanti... è una sensazione davvero strana vivere nel BUIO chi sa cosa provano coloro che nascono o diventano ciechi!!!
quando poi ho tolto la benda ho ringraziato il Signore perchè mi ha dato la possibilità di vedere la luce,la vita...il mondo circostante!!!ma sono certa che le persone disabili,cieche o sorde che siano,riescono ad "assaporare" le piccole cose quotidiane con un sesto senso che poi sviluppano col passare del tempo e proprio per questo io ritengo che siano semplicemente speciali e straordinarie
quando poi ho tolto la benda ho ringraziato il Signore perchè mi ha dato la possibilità di vedere la luce,la vita...il mondo circostante!!!ma sono certa che le persone disabili,cieche o sorde che siano,riescono ad "assaporare" le piccole cose quotidiane con un sesto senso che poi sviluppano col passare del tempo e proprio per questo io ritengo che siano semplicemente speciali e straordinarie
valefra- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 21.03.09
- Messaggio n°80
Re: 23 aprile simulazione e poesie
L'esperienza fatta in aula è stata devvero molto bella ed interessante da un lato...dall'altro non tanto perchè diventare "cieca" anche se per pochi minuti è stato inizialmente brutto però dopo mi sono accorta di come sia bello,almeno per una volta rilassarsi ed entrare nel proprio mondo...
e poi ascoltare le posie così è stato ancora più emozionante...
e poi ascoltare le posie così è stato ancora più emozionante...
Stabile Anna- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 24.03.09
Età : 35
Località : Casal di principe
- Messaggio n°81
23 aprile simulazione e poesie
Fino ad ora non avevo mai provato a comunicare con persone chiudendo gli occhi come se fossi una non vedente; ma ora grazie a questo corso e soprattutto alla prof, sto imparando molte cose. Infatti nella lezione del 23 aprile, ognuno di noi si è bendato gli occhi ed abbiamo ascoltato delle poesie lette dalla prof.
Nel non vedere ho provato sensazioni strane che prima non avevo mai provato, come ascoltare, senza vedere, qualcuno che in quel momento stava parlando e saper individuare da dove veniva quella voce. Ascoltando le poesie, in quanto hanno avuto tutte un significato particolare, quella che mi ha colpito di più è stata quella di Rebecca dove afferma che nonostante "non scrive, non parla, non cammina,non canta, non chatta..." lei vive lo stesso anche se si sente SOLA.
Nel non vedere ho provato sensazioni strane che prima non avevo mai provato, come ascoltare, senza vedere, qualcuno che in quel momento stava parlando e saper individuare da dove veniva quella voce. Ascoltando le poesie, in quanto hanno avuto tutte un significato particolare, quella che mi ha colpito di più è stata quella di Rebecca dove afferma che nonostante "non scrive, non parla, non cammina,non canta, non chatta..." lei vive lo stesso anche se si sente SOLA.
vanna- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 27.03.09
- Messaggio n°82
Re: 23 aprile simulazione e poesie
PRIMA DELLA SIMULAZIONE NON AVEVO MAI PROVATO A BENDARMI. QUANDO L' HO FATTO HO AVVERTITO UNA SENSAZIONE STRANA; NON MI SENTIVO PIU' ME STESSA, HO PROVATO UNA PAURA TERRIBILE, MI MANCAVA VEDERE LA LUCE, I COLORI, IL VOLTO DELLE PERSONE. NONOSTANTE LA PROFESSORESSA CONTINUASSE A LEGGERE LE POESIE ERO MOLTO AGITATA E NON VEDEVO L' ORA CHE FINISSE PER SCOPRIRMI GLI OCCHI. PENSO CHE I CIECHI NON ABBIANO MAI AVVERTITO QUEL SENSO DI VUOTO CHE MI CIRCONDAVA IN QUEI MOMENTI. LA POESIA CHE PIU' MI HA COLPITA E' STATA VORREI... POTREI(DI SARA) PERCHE' IN ESSA L' AUTRICE HA MESSO IN EVIDENZA IL SENSO DELLA LIBERTA' ASSOLUTA SPIEGANDO CHE E' L' UNICA ATTRAVERSO LA QUALE RAGGIUNGEREMO " L' IRRANGIUNGIBILE".
Teresa Marrone- Messaggi : 11
Data di iscrizione : 20.03.09
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Località : giugliano
- Messaggio n°83
Re: 23 aprile simulazione e poesie
io colgo l occasione per ringraziare la prof per le belle emozioni che stiamo vivendo in questo meraviglioso corso,vedo in lei l impegno reale di farci capire quello che vorrebbe e ci sta riuscendo davvero bene,volevo dirle che riproporrò l esperienza ai miei bambini di azione cattolica perchè so che anche loro rimarranno contenti...spero non le dispiaccia...
Admin- Admin
- Messaggi : 86
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Località : Napoli
- Messaggio n°84
la prof
grazie a tutti voi.di cuore
la prof
la prof
marianna massimo- Messaggi : 20
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- Messaggio n°85
23 APRILE SIMULAZIONE E POESIA
LA simulazione che abbiamo fatto oggi in classe,a cosa si prova ad essere cechi mi ha fatto capire che anche a loro modo i non vedenti riescono a percepire le cose come li vediamo noi vedenti.Pero' posso dire che per me e stata una esperienza bellissima,che ci aiuta a far capire e a comprendere le molte difficolta' che hanno i non vedenti, essendo consapevoli del loro handicap e che sono riusciti ad affrontare.
dolcizia napoletano- Messaggi : 8
Data di iscrizione : 18.03.09
- Messaggio n°86
Re: 23 aprile simulazione e poesie
Sfortunatamente non ero presente in aula durante la simulazione,ma spinta dalla mia forte curiosità ho cercato di fare l'esperimento a casa.E'stata un esperienza,se così si può definire,STRANA come se mi mancasse il respiro e gli altri sensi erano paralizzati;la cameretta,che la conosco come le mie tasche sembrava un'altra dimensione in cui non riuscivo a fare nè un passo avanti ne uno in indietro per paura di cadere in un oblio...ma questa credo che non sia la sensazione che affligge le persone non vedenti perchè loro vivono nel loro mondo "normale" che a mio avviso,noi normodotati non riusciremo mai a comprendere,con ciò non mi resta che dire che LA CECITA' FA PAURA A CHI NON CE L'HA
LenaPalma- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 27.03.09
Età : 35
Località : Giugliano in Campania
- Messaggio n°87
Re: 23 aprile simulazione e poesie
mi sono venuti i brividi a leggere queste poesie, e mi è tornata in mente un'intervista che barbara d'urso ha fatto ad un ragazzo malato di cancro, io credo che disabilità sia anche questo.. e quel ragazzo insisteva nel dire che di cancro si vive.. che bisogna aver voglia di vivere e reagire..! Io credo che queste persone sono loro a dover insegnare qualcosa a noi.. e no noi a loro!
Stefania Donatellis- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 19.03.09
Età : 36
- Messaggio n°88
Simulazione in aula
Ascoltando le poesie in aula una in particolare lo trovata molto bella ed interessante (Chiamatemi per Nome) mi ha trasmesso forti emozioni.
La simulazione fatta in aula è stata molto particolare,diversa.
Mi sono sentita Disorientata,l'esperienza di stare con gli occhi chiusi, mi fa capire che le piccole cose che noi diamo per scontato invece siamo delle grandi cose .
Penso chi nasce oppure chi diventa non vedente, sviluppa al pieno gli altri organi di sensi
La simulazione fatta in aula è stata molto particolare,diversa.
Mi sono sentita Disorientata,l'esperienza di stare con gli occhi chiusi, mi fa capire che le piccole cose che noi diamo per scontato invece siamo delle grandi cose .
Penso chi nasce oppure chi diventa non vedente, sviluppa al pieno gli altri organi di sensi
ciotola biancamaria- Messaggi : 21
Data di iscrizione : 18.03.09
Età : 36
- Messaggio n°89
Re: 23 aprile simulazione e poesie
abbiamo fatto un esperienza bellissima..essere bendati ci ha fatto scoprire un mondo nuovo..un mondo dove nn si bada solo alle apparenze e all estetica..dove i rumori,i suoni,il tatto..ha tutto un altro valore..è come se entriamo nel profondità delle cose..nella loro vera essenza..e un mondo che ci affascina..ma dopo un po..abbiamo bisogno di vedere..avere il controllo della situazione..di aprire gli occhi..e cosi si ritorna alla realtà..la nostra..ma non è detto che sia la migliore..
RobertaBocchetti- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 24.03.09
Età : 35
Località : napoli
- Messaggio n°90
Re: 23 aprile simulazione e poesie
allora prima di tutto volevo ringraziare la prof per queste esperienze davvero stupende e toccanti allo stesso tempo.l "esperiemento" fatto e cioè il non avere più la vista per pochi minuti attraverso la copertura degli occhi con un foulard è stata fantastica.Fantastica perchè mi sono resa conto del mondo che circonda tanta gente a cui non avevo mai più di tanto riflettuto.Il mondo dei non vedenti in questo caso.Non posso dire come molte mie colleghe hanno fatto se questo svantaggio è meglio se accompagnato e presente dalla nascita o se è peggiore quando ti colpisce in età adulta perchè per me è il non vedere non ha situazioni migliori o peggiori e il non vedere e punto ma posso dire solo che in un attimo mi sono trovata in un buio che mi faceva girare la testa mi dava fastidio mi faceva stare irrequieta su quella sedia.ma io potevo scegliere di togliere il foulard e potevo vedere ma chi è cieco????questa domanda mi angoscia totalmente.
per quanto riguarda le poesie bhè quelle più toccanti per me e secondo la mia anima sono CHIAMATEMI PER NOME di quel bambino del campo di concentramento e quella della bambina CHE è VIVA E SOLA non ci sono parole per spiegare ma leggere e basta leggere e leggerle ancora per capire che bisogna fare qualcosa!
per quanto riguarda le poesie bhè quelle più toccanti per me e secondo la mia anima sono CHIAMATEMI PER NOME di quel bambino del campo di concentramento e quella della bambina CHE è VIVA E SOLA non ci sono parole per spiegare ma leggere e basta leggere e leggerle ancora per capire che bisogna fare qualcosa!
orsola iacolare- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 19.03.09
- Messaggio n°91
Re: 23 aprile simulazione e poesie
Non scrivo
Non parlo
Non cammino
Non canto
Non chatto
Ma amo
Sogno e sono viva
questa è la strofa che mi è piaciuta molto soprattutto l'ultimo passaggio:MA AMO SOGNO E SONO VIVA!
questa poesia fa capire quanto queste persone hanno tanta voglia di vivere anche se non hanno le abilità di un normodotato!
Ecco questa poesia ci conferma il fatto che non bisogna assolutamente considerare gli aspetti quantitativi,non dobbiamo considerare ciò che a loro manca,bensi bisogna considerare i loro aspetti qualitativi e le loro potenzialità ed emozioni!
Grazie all'esperimento fatto in aula per un momento abbiamo vissuto da "non vedenti"e ho capito che questa è la disabilità piu' brutta e piu' angosciante,in quanto nn possono vedere ciò che li interessa,non possono vedere di che colore è il cielo,e tante altre cose!Ma la cosa piu' brutta è che non possono vedere il MONDO.....
Non parlo
Non cammino
Non canto
Non chatto
Ma amo
Sogno e sono viva
questa è la strofa che mi è piaciuta molto soprattutto l'ultimo passaggio:MA AMO SOGNO E SONO VIVA!
questa poesia fa capire quanto queste persone hanno tanta voglia di vivere anche se non hanno le abilità di un normodotato!
Ecco questa poesia ci conferma il fatto che non bisogna assolutamente considerare gli aspetti quantitativi,non dobbiamo considerare ciò che a loro manca,bensi bisogna considerare i loro aspetti qualitativi e le loro potenzialità ed emozioni!
Grazie all'esperimento fatto in aula per un momento abbiamo vissuto da "non vedenti"e ho capito che questa è la disabilità piu' brutta e piu' angosciante,in quanto nn possono vedere ciò che li interessa,non possono vedere di che colore è il cielo,e tante altre cose!Ma la cosa piu' brutta è che non possono vedere il MONDO.....
caterina.mormile- Messaggi : 9
Data di iscrizione : 27.03.09
- Messaggio n°92
Re: 23 aprile simulazione e poesie
DURANTE QUESTO PERIODO HO CONOSCIUTO UN RAGAZZO DISABILE...LA NOSTRA AMICIZIA SUBITO è SCATTATA DAL MOMENTO IN CUI CI SIAMO CONOSCIUTI...è UN RAGAZZO, SIMPATICO,IRONICO ,INTELLIGENTE...E UNA PERSONA!INIZIALMENTE IL MIO TIMORE ERA DOVUTO AL FATTO CHE PARLANDO CON LUI NON LO RIUSCISSI A CAPIRE, E ANCHE PERCHE PER ME ERA AL PRIMA VOLTA STARE A CONTATTO CON UN RAGAZZO SULLA SEDIA A ROTELLE...E CHE AVESSE UN FISICO NON COME TUTTI I NORMO DOTATI. E CHE HA UN LESSICO NON MOLTO CHIARO...MA IN SEGUITO QUESTO TIMORE MI PASSò.LUI SI è SUBITO MOLTO LEGATO A ME...INFATTI SUBITO MI CHIESE IL NUMERO DI TELEFONO IL MIO CONTATTO...E QUESTA AMICIZIA INSOMMA VA AVANTI...MA OGGI VORREI RENDERE PUBLICA DUE PAGINETTE CHE LUI SCRISSE E ME LE INVIò TRAMITE MSN...CHE A ME PERSONALMENTE MI HANNO DATO TANTO...
SIGNORE
PERDONAMI, SE A VOLTE, PIANGO PER QUESTA VITA DIFFICILE DA VIVERE, ANCHE, SE PER ME, È UN DONO LA SOFFERENZA DONATAMI DA TE.
LA GENTE, DALLA MENTALITÀ OTTUSA, CREDE D’ESSERE SUPERIORE, SOLO PERCHÉ HA UN CORPO ED UNA FISIONOMIA NORMALE, S’ILLUDE DI CONQUISTARE IL MONDO, PERCHÉ DIVERSI DA ME E DAI MIEI SIMILI:
LORO HANNO UNA VITA PIÙ FACILE.
AIUTALI A CAPIRE, CHE ANCH’IO SONO UN ESSERE UMANO E DI NON GUARDARE, SOLO, IL MIO ASPETTO FISICO, PERCHÉ SÒ CAPIRE E COMPRENDERE, HO UN CUORE PER AMARE.
SIGNORE, PER LA STRADA CHE ANCORA DOVRÒ PERCORRERE IN QUESTO DONO DI VITA, PREGO TE, CHE SEI LA FORZA, DI RIMANERE IN ME, PERCHÉ TU SOLO SEI IL MIO CONFORTO, IL MIO PASTORE ED IO IL TUO AGNELLINO.
CON FEDE, CHIEDO... UN PO’ DEL TUO IMMENSO AMORE.
BASTA POCO…
Basta poco all'anima per sorridere,
Un sorriso che brilli e che ti illumini di splendidi colori.
Basta poco al cuore per battere,
Gli basta che qualcuno vi posi la mano sopra.
Basta poco agli occhi per piangere,
di gioia per vedere quando una persona ti vuole bene.
Basta poco per vivere,
Una ragione di vita che ti consumi senza fine.
Basta poco, veramente poco, per essere felici
Una carezza,un urlo su un prato,una nuvola con la forma che desideri.
Basta poco per scivolare,
Ma tu mantieniti a me
Io non ti lascio cadere.
Forse basta davvero poco per tutte queste cose.
Basta poco?
A me basta uno solo di essi, e la favola di incontrarti,
Amarvt e danzare con te nel tempo della felicità
Non finirà mai.
SIGNORE
PERDONAMI, SE A VOLTE, PIANGO PER QUESTA VITA DIFFICILE DA VIVERE, ANCHE, SE PER ME, È UN DONO LA SOFFERENZA DONATAMI DA TE.
LA GENTE, DALLA MENTALITÀ OTTUSA, CREDE D’ESSERE SUPERIORE, SOLO PERCHÉ HA UN CORPO ED UNA FISIONOMIA NORMALE, S’ILLUDE DI CONQUISTARE IL MONDO, PERCHÉ DIVERSI DA ME E DAI MIEI SIMILI:
LORO HANNO UNA VITA PIÙ FACILE.
AIUTALI A CAPIRE, CHE ANCH’IO SONO UN ESSERE UMANO E DI NON GUARDARE, SOLO, IL MIO ASPETTO FISICO, PERCHÉ SÒ CAPIRE E COMPRENDERE, HO UN CUORE PER AMARE.
SIGNORE, PER LA STRADA CHE ANCORA DOVRÒ PERCORRERE IN QUESTO DONO DI VITA, PREGO TE, CHE SEI LA FORZA, DI RIMANERE IN ME, PERCHÉ TU SOLO SEI IL MIO CONFORTO, IL MIO PASTORE ED IO IL TUO AGNELLINO.
CON FEDE, CHIEDO... UN PO’ DEL TUO IMMENSO AMORE.
BASTA POCO…
Basta poco all'anima per sorridere,
Un sorriso che brilli e che ti illumini di splendidi colori.
Basta poco al cuore per battere,
Gli basta che qualcuno vi posi la mano sopra.
Basta poco agli occhi per piangere,
di gioia per vedere quando una persona ti vuole bene.
Basta poco per vivere,
Una ragione di vita che ti consumi senza fine.
Basta poco, veramente poco, per essere felici
Una carezza,un urlo su un prato,una nuvola con la forma che desideri.
Basta poco per scivolare,
Ma tu mantieniti a me
Io non ti lascio cadere.
Forse basta davvero poco per tutte queste cose.
Basta poco?
A me basta uno solo di essi, e la favola di incontrarti,
Amarvt e danzare con te nel tempo della felicità
Non finirà mai.
Sara Malara- Messaggi : 38
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Località : Acerra
- Messaggio n°93
Re: 23 aprile simulazione e poesie
Volevo riportavi due poesie di mia madre,per condividere con voi una piccolissa parte del suo mondo:
NATURA MORTA
Racchiusa in questo quadro,
prigioniera di sagome e colori che non mi appartengono,
in compagnia di felicità a me negate.
Non era questo ciò che volevo,
hai letto un desiderio sbagliato.
Io volevo vivere,
ma volevo anche ballare, cantare,
non volevo questa natura morta.
Togli il quadro dal chiodo,
non puoi dire che è un’opera d’arte;
io non appartengo al mondo dell’arte.
Io appartengo a me e a lui
Due umani, parte del disegno divino.
SONO
Sono l’ombra di sera,
Sono la canzone non cantata,
Sono il fiore mai sbocciato,
L’amore mai provato, il passo nel vuoto, la realtà e la finzione.
Sono la goccia d’acqua nel mare infinito, il momento che passa,
le parole non dette,
lo spazio tra cielo e terra, la fantasia del cervello, la sorpresa annunciata, il sogno sempre sognato, la vita mai lasciata.
Sono…sono
Ma sono? E chi sono?
Si: Sono!
Come tu dici:Sono una “diversa”
Sono un pesciolino rosso imprigionato in una vaschetta di vetro trasparente. forse un pesciolino in cerca del mare, il grande mare. Io che volevo viaggiare, andare incontro, io che sognavo di raggiungere l’orizzonte di andare oltre,sono di fatto diventata una portatrice di handicap con i miei limiti, i miei confini,costretta a guardare il mare infinito dal vetro della vaschetta.
Mi auguro almeno di essere una perla in una conchiglia sigillata riposta in fondo al mare. E per questo vado continuamente chiedendomi: “ mi sento…Ma io sono? A volte non so!”. Chi sono? Semplice. Sono una portatrice di handicap, sono una diversa,ma pur sempre me stessa!
NATURA MORTA
Racchiusa in questo quadro,
prigioniera di sagome e colori che non mi appartengono,
in compagnia di felicità a me negate.
Non era questo ciò che volevo,
hai letto un desiderio sbagliato.
Io volevo vivere,
ma volevo anche ballare, cantare,
non volevo questa natura morta.
Togli il quadro dal chiodo,
non puoi dire che è un’opera d’arte;
io non appartengo al mondo dell’arte.
Io appartengo a me e a lui
Due umani, parte del disegno divino.
SONO
Sono l’ombra di sera,
Sono la canzone non cantata,
Sono il fiore mai sbocciato,
L’amore mai provato, il passo nel vuoto, la realtà e la finzione.
Sono la goccia d’acqua nel mare infinito, il momento che passa,
le parole non dette,
lo spazio tra cielo e terra, la fantasia del cervello, la sorpresa annunciata, il sogno sempre sognato, la vita mai lasciata.
Sono…sono
Ma sono? E chi sono?
Si: Sono!
Come tu dici:Sono una “diversa”
Sono un pesciolino rosso imprigionato in una vaschetta di vetro trasparente. forse un pesciolino in cerca del mare, il grande mare. Io che volevo viaggiare, andare incontro, io che sognavo di raggiungere l’orizzonte di andare oltre,sono di fatto diventata una portatrice di handicap con i miei limiti, i miei confini,costretta a guardare il mare infinito dal vetro della vaschetta.
Mi auguro almeno di essere una perla in una conchiglia sigillata riposta in fondo al mare. E per questo vado continuamente chiedendomi: “ mi sento…Ma io sono? A volte non so!”. Chi sono? Semplice. Sono una portatrice di handicap, sono una diversa,ma pur sempre me stessa!
Viola Iaccarino- Messaggi : 14
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- Messaggio n°94
Re: 23 aprile simulazione e poesie
La simulazione fatta in classe è stata un’ esperienza che non avevo mai fatto prima e devo dire che è stato molto emozionante, in quanto ci aiuta anche per un solo istante a comprendere le difficoltà che hanno i non vedenti. Finche una persona viene colpito dalla cecità fin dalla nascita è totalmente diverso perché a modo suo, sviluppando maggiormente gli altri sensi, riesce in un certo qual modo a riconoscere le cose le persone e ad orientarsi, invece, chi a suo mal grado ne viene colpito dopo aver vissuto un periodo della sua vita vedendoci, non facilmente, secondo me , può accettare la cecità.
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- Messaggi : 86
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Età : 49
Località : Napoli
- Messaggio n°95
simulazione: dalla dott.ssa Briganti
carissimi/e,
devo ringraziarvi tutti per i vostri messaggi stupendi e le belle foto e poesie che avete aggiunto.
mi state restituendo moltissimo, con i vostri messaggi mi state dimostrando che vale la pena sempre di lavorare tanto anche se il programma non lo richiede quando qualcuno dall'altra parte condivide o sente la tua passione.
Spero che questo corso vi lasci qualcosa, quantomeno un'emozione che possa stimolarvi a leggere, studiare e soprattutto riflettere.
Spero che insieme abbiamo potuto scoprire che lo studio non deve essere per forza tradizionale e noisoso, e che tutto può essere ridiscusso e rielaborato a modo vostro.
Grazie a tutti/e
dott.ssa Floriana Briganti
florianabri@gmail.com
devo ringraziarvi tutti per i vostri messaggi stupendi e le belle foto e poesie che avete aggiunto.
mi state restituendo moltissimo, con i vostri messaggi mi state dimostrando che vale la pena sempre di lavorare tanto anche se il programma non lo richiede quando qualcuno dall'altra parte condivide o sente la tua passione.
Spero che questo corso vi lasci qualcosa, quantomeno un'emozione che possa stimolarvi a leggere, studiare e soprattutto riflettere.
Spero che insieme abbiamo potuto scoprire che lo studio non deve essere per forza tradizionale e noisoso, e che tutto può essere ridiscusso e rielaborato a modo vostro.
Grazie a tutti/e
dott.ssa Floriana Briganti
florianabri@gmail.com
Viviana Brino- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 01.04.09
- Messaggio n°96
Re: 23 aprile simulazione e poesie
Sara Malara ha scritto:Volevo riportavi due poesie di mia madre,per condividere con voi una piccolissa parte del suo mondo:
NATURA MORTA
Racchiusa in questo quadro,
prigioniera di sagome e colori che non mi appartengono,
in compagnia di felicità a me negate.
Non era questo ciò che volevo,
hai letto un desiderio sbagliato.
Io volevo vivere,
ma volevo anche ballare, cantare,
non volevo questa natura morta.
Togli il quadro dal chiodo,
non puoi dire che è un’opera d’arte;
io non appartengo al mondo dell’arte.
Io appartengo a me e a lui
Due umani, parte del disegno divino.
SONO
Sono l’ombra di sera,
Sono la canzone non cantata,
Sono il fiore mai sbocciato,
L’amore mai provato, il passo nel vuoto, la realtà e la finzione.
Sono la goccia d’acqua nel mare infinito, il momento che passa,
le parole non dette,
lo spazio tra cielo e terra, la fantasia del cervello, la sorpresa annunciata, il sogno sempre sognato, la vita mai lasciata.
Sono…sono
Ma sono? E chi sono?
Si: Sono!
Come tu dici:Sono una “diversa”
Sono un pesciolino rosso imprigionato in una vaschetta di vetro trasparente. forse un pesciolino in cerca del mare, il grande mare. Io che volevo viaggiare, andare incontro, io che sognavo di raggiungere l’orizzonte di andare oltre,sono di fatto diventata una portatrice di handicap con i miei limiti, i miei confini,costretta a guardare il mare infinito dal vetro della vaschetta.
Mi auguro almeno di essere una perla in una conchiglia sigillata riposta in fondo al mare. E per questo vado continuamente chiedendomi: “ mi sento…Ma io sono? A volte non so!”. Chi sono? Semplice. Sono una portatrice di handicap, sono una diversa,ma pur sempre me stessa!
Sara le poesie di tua madre sono bellissime!!!!"Sono" in particolare mi ha fatto venire la pelle d'oca ti giuro....falle i complimenti da parte mia ti voglio bene!!!!
Luciana Oliviero- Messaggi : 9
Data di iscrizione : 24.03.09
- Messaggio n°97
Re: 23 aprile simulazione e poesie
queste poesie rappresentano in tutto e per tutto lo stato d' animo di queste persone...loro vorrebbro essere considerate persone normali...percio' come sempre noi dobbiamo fare di tutti per farle sentire tali e integrate in questa societa' che nel ventesimo secolo ancora non ha trovato rimedio a questo problema
Erica De Angelis- Messaggi : 15
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Località : napoli
- Messaggio n°98
Re: 23 aprile simulazione e poesie
sopratutto in 2 poesie che abbiamo letto in aula si evince il bisogno d'amore degli autori, spesso ribadiscono la parola VITA, che loro anche se in condizioni diverse dalle nostre... MA VIVONO!!! l'essere bendata e quindi ,il non poter vedere, è stata un'esperienza che mi ha rimasto stranita, si, perchè la prima emozione che ho provato è stata la paura, ero un pò intimorita dal non poter vedere cosa mi succedeva attorno... anche se nel momento della lettura delle poesie mi sono rilassata tantissimo e forse gli occhi bendati hanno contribuito a farmi ascoltare le parole con più attenzione... a farmi sentire a pieno le emozioni dell'autore... a entrare nella poesia!!!
emma pollio- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 30.03.09
- Messaggio n°99
Re: 23 aprile simulazione e poesie
L'INSEGNANTE IN AULA CI HA DATO LA POSSIBILITà DI FARE UN'ALTRA ESPERIENZA , CI HA FATTO BENDARE IN REALTà DAL MOMENTO IN CUI MI SONO BENDATA MI SENTIVO ANSIOSA E MOLTO IMPOTENTE PERò DAL'ALTRO LATO SONO RIUSCITA AD ESPRIMERE UN MIO PENSIERO COSA CHE NN FACCIO MAI IN AULA PERCHE SONO TIMIDA MA IL FATTO DI AVERE UNA BENDA DAVANTI AGLI OCCHI E CHE NN AVEVO LA POSSIBILITA DI GUARDARE GLI ALTRI MI TRANQUILLIZZAVA E MI SENTIVO MOLTO SICURA NELL'ESPRIMERMI CON LA PROF.
francy.lombardi- Messaggi : 11
Data di iscrizione : 03.04.09
- Messaggio n°100
Re: 23 aprile simulazione e poesie
LA SIMULAZIONE FATTA NELLA LEZIONE DEL 23APRILE,MI HA COLPITA MOLTO.HO PENSAT SUBITO CHE LA MAGGIOR PARTE DI NOI GIOVANI (MA ANCHE TANTI ADULTI)SI SOFFERMANO NEL GUARDARTI PER VEDERE SE SEI BELLO,SE SEI BRUTTO,COME SEI VESTITA ,CHE ASPETTO HAI.....LE PERSONE NON VEDENTI,INVECE,APPREZANO LE PERSONE PER I LORO CONTENUTI E NON PER QUELLO CHE SONO ESTETICAMENTE O PER QUELLO CHE INDOSSANO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! PER QUANTO RIGUARDA LE POESIE ASCOLTATE,QUELLA CHE MAGGIORMENTE MI HA COLPITO E' STATA "CHIAMATEMI PER NOME":LA VOCE DI UN DISABILE CHE VUOLE ESSERE CONSIDERATO PER QUELLO CHE "E'" E NON PER QUELLO CHE NON HA........................................................FRANCESCA LOMBARDI
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